Mai, dico âmaiâ nella storia dellâU.S. Catanzaro dal 1929 ai nostri giorni ci si era messi a scavare così in fondo. Una trivella di dimensioni inimmaginabili che ha raggiunto il petrolio dello sconforto totale della tifoseria giallorossa. Ogni commento, qualsivoglia attributo da affibbiare a questa situazione sarebbe poco pregnante. Il Catanzaro perde per la straennesima volta (oramai abbiamo perso il conto) e arriva al giro di boa con i miserrimi undici punti figli di una più che pessima gestione di una Società che tale non dimostra di essere nei fatti.
Eppure non si chiedeva tanto, solo un poâ di rispetto in se stessi e di conseguenza negli altri. Rispetto? Neanche a parlarne. Solo caos totale come avviene da due anni a questa parte. Anche i commentatori televisivi si muovono a compassione e coloro che ogni volta leggono la classifica di serie B, oramai non guardano più, di getto âcantanoâ la filastrocca:â negli ultimi posti Catanzaro e Cremoneseâ. Presto, se dovesse continuare così, abbandoneremo il condominio per riappropriarci solitari dellâultimo posto in graduatoria.
Chiedo scusa se la mia trascrizione di una famigerata forma dialettale catanzarese non sarà esatta, ma è il caso di dirlo:âni vinna u vombicuâ. Ogni frase vestita di diplomazia, ogni tolleranza pessimamente travestita da azioni che lambiscono le parti rettali degli autori di questo scempio, non può appartenere più al vocabolario di chi ama il Catanzaro. Eppure si cerca di emulare il buon Luigi Tenco:â vedrai, vedrai, vedrai che cambierà , non so dire come o quando, ma un bel giorno cambierà â
Ieri lâAlbinoleffe ha messo in grosse difficoltà quel sontuoso Catania che qualche giorno addietro umiliò gli uomini di Guerini e per più di venti minuti il Catanzaro era rimasto solo soletto in fondo (anche la Cremonese si sforza a muoversi). Il Catanzaro? Nulla, anzi, il nulla. E ora ci sarà la re-re-re edizione della rivoluzione di gennaio. Le dichiarazioni dei “campioni” nuovi arrivati? Eccole: Sono venuto a Catanzaro perché è una piazza esigente e câè una Tifoseria fantastica (dichiarazioni che dovranno avere una cartina al tornasole anche a maggio/giugno peròâ¦) i punti che ci separano dalla salvezza si possono ancora recuperare⦠la prossima gara (Morgia docet) dovremo vincerla a tutti i âcostiâ (⦠e poi ancora) chiediamo alla tifoseria di starci vicino perché solo con il âcontributoâ di tutti (ââ¦â?) potremo risollevarci. Frasi sentite e risentite dallâanno scorso, ma questâanno i nostri eroi sono riusciti nel difficilissimo intento di fare peggio!
E allora nessuna assoluzione per una âsâocietà che non ha gestito che il pettegolezzo e lâautovittimismo fine a se stesso o fine a non so cosaâ¦! Gli interessi satellitari intorno al nucleo giallorosso sono dei più disparati, ma anche Niccolò Machiavelli consigliava al Principe, in certe circostanze di agire âcon i guanti di vellutoâ. Ma ai nostri eroi neanche un poâ di stile. A Catanzaro però non câè nessun âValentinoâ, ripeto câè il nulla.
I giocatori ieri (e non solo) hanno mollato. Il povero Guerini si trova a gestire un gruppo allo sbando e non credo che durante il corteggiamento bergamasco gli avessero prospettato questa estrema eventualità . Assisteremo anche al suo âmartirioâ? Non se lo merita e sarebbe agghiacciante. Ieri il âsolitoâ tiro al volo di Corona ha accarezzato il palo della âestâ, Russo ha ciccato una palla che chiedeva solo di essere messa nel sacco, Myrtaj ha visto annullata la sua conclusione dallâestremo difensore bolognese. E il Bologna? Un tiro e mezzo, due gol e gli infreddoliti tifosi del Catanzaro tutti a casa a riscaldarsi con le delusioni come uniche compagne.
Tutti a dire, ci vediamo giovedì per la contestazione. Quale? Vi chiedo. E si doveva attendere proprio a questo punto per farla? Si è parlato pocanzi di Machiavelli, mi rifaccio alla sua totale disistima nel popolino per pronosticare che a Catanzaro non accadrà proprio nulla. Le promesse sul Catanzaro e non solo⦠sono tante e il Popolo Italiano non ha mai avuto gli attributi per risolvere le questioni. Ha sempre (e questo lo insegna la storia) avuto il bisogno di un âliberatoreâ. Da Carlo VIII a Napoleone III (vedi Cavour) ai nostri amati U.S.A. la situazione non è mai cambiata. Eâ scritto nel nostro DNA e se câè qualcuno che si ribella a questa evidenza, gli si dice:â ma cosa vuoi fare? Vuoi cambiare tu la situazione?ââ¦â Ma fatti i fatti tuoi che campi cento anniâ¦!â Il catanzarese (per il momento) interpreta al meglio questo ruolo ereditato dalla storia di un popolo abituato solo a âtirare a campareâ ed ad avere âlâinvidiaâ e il confronto negativo come unici fari comportamentali.
Non si spiega altrimenti questa situazione grottesca. Nessuno vuole ergersi o porsi da un pulpito di giudizio. La colpa è di tutti coloro (anche del sottoscritto) che hanno permesso che si arrivasse a questo punto senza muovere un dito. Ai âfuori sedeâ è concesso solo lâuso della tastiera e del telefono, ma a coloro che dicono solo a parole di amare il Catanzaro, non si può perdonare nulla.
La colpa di questa situazione è anche di questo sito ( ah ah ah ah ahy ah ah ah ah ah ah) scusate la grassa e grossa risata (la faccio per non piangere, anzi, per non “cuvaliare”) e anche di quei giornalisti che hanno scritto per tempo la verità ( ah ah ah ah ahy ah ah ah ah ah ah) ricusatemi per la rè-risata/pianto.
Compari e compari dei compari, datevi una mossa! La storia lâavete già conquistata, quella dei records negativi di tutta la vita dellâU.S., ora cercate di recuperare. Eâ Moggi che si alza anzitempo quando gioca la âsuaâ Juve (ma è prima in classifica). Nessuno ha il diritto di farlo quando si è autori e attori di misfatti su misfatti. Lâho già detto e lo ripeto, imparare a chiedere scusa a tutta la gente che sta vivendo questo momento non è segno di debolezza, anzi.
Nella prossima gara il Catanzaro andrà a fare visita al Vicenza dellâex Carbone⦠e sotto lâEpifania nel sacco di Anania (Belardi andrà via) non ci si augura nessun ragalo dallaâ¦befana. I âregaliâ della sorte e non, sono oramai finiti.
Giuseppe Mangialavori