PATENTE: l’accredito dei punti e’ automatico

Su richiesta di alcuni lettori riportiamo un articolo apparso a Luglio sul sito dell’Associazione Altroconsumo (www.altroconsumo.it)

A due anni dall’entrata in vigore della patente a punti,
dal 1° luglio 2005 è scattata la ricarica per buona condotta di guida, un bonus
di 2 punti concesso a chi finora non ha subìto tagli. Ma, subito, qualche truffatore
ha cercato di approfittarsi della novità.

I due punti sulla patente sono già stati attribuiti d’ufficio dalla direzione
generale della Motorizzazione a chi non ha commesso infrazioni nel corso
dell’ultimo biennio, ossia ad oltre 32 milioni di patenti. Chi ne aveva 20,
passa ora a 22. I due punti saranno man mano riaccreditati in automatico anche a
ogni cittadino che, nell’arco di due anni, non ha più subito decurtazioni dalla
patente.

Occhio ai falsi avvisi

Già da qualche giorno, però, circola su internet o via sms, un messaggio che
invita a chiamare il numero telefonico di un fantomatico “registro delle
patenti” al fine di verificare l’accredito dei due punti.

“Vuoi riaccreditare i punti persi della patente? Chiama il numero
848.xxx.xxx…”. Chiamando il numero indicato, risponde una voce registrata che
vi chiederà la data di nascita ed il n° della patente (solo numeri, non le
lettere). Dopo alcuni secondi, vi verrà comunicato l’accredito dei 2 punti.

Il “registro delle patenti” è, in realtà, un escamotage creato per farvi
chiamare un numero telefonico a pagamento che renderà solo più salata la vostra
bolletta. Attenzione, l’accredito sulla patente è automatico, non avete bisogno
di telefonare a nessuno.

In realtà esiste un numero predisposto dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che può essere
consultato per conoscere quanti punti sono rimasti sulla propria patente
(848.782782), ma ribadiamo che l’accredito del bonus è comunque
automatico.

Considerazioni sulla patente a
punti

Cosa è successo a due anni dall’introduzione della patente a punti? Stando ai
dati forniti dalla polizia stradale, il quadro che emerge parla di un iniziale
effetto positivo subito dopo l’entrata in vigore del nuovo codice della strada.

Evidentemente il timore di perdere i punti della patente aveva indotto gli
automobilisti, in un primo momento, a tenere comportamenti più virtuosi. Ma ora
i controlli stanno diminuendo, e gli automobilisti stanno perdendo quelle sane
abitudini che sembravano aver adottato a partire da giugno 2003. Per esempio le
infrazioni accertate per mancato uso del casco e delle cinture sono circa
dimezzate nei sei mesi successivi all’introduzione della patente a punti.

Ma questa tendenza virtuosa ora si sta invertendo. Lo abbiamo notato nel
corso delle nostre ultime ispezioni sulla sicurezza in città, di cui vi daremo
dettagli nelle prossime pubblicazioni: fra le abitudini scorrette più
evidenziate, quella di usare il cellulare mentre si guida, non allacciare le
cinture (specie sui sedili posteriori) e non rispettare le strisce pedonali.

Come avevamo affermato in occasione della sua entrata in vigore, a nostro
avviso la patente a punti deve essere accompagnata da controlli serrati.
Altrimenti rischia di rimanere lettera morta.

fonte: www.altroconsumo.it

Autore

Tony Marchese

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