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CATANZARO, PROIETTILI E NUOVO PRESIDENTE

Firmata la pax tra i dirigenti: Parente cede il 4% a Mirante, con Procopio al vertice della società. A Vibo bloccate cinque lettere con proiettili indirizzate agli azionisti giallorossi

Dalla Gazzetta dello Sport

Che la tifoseria del Catanzaro fosse esasperata per l’ultimo posto in classifica (dopo la retrocessione della scorsa stagione), non era un mistero. Che lo stallo societario tra i cinque soci (con la minoranza messa in un angolo) avesse creato non pochi problemi in sede di calciomercato, costringendo il d.g. Gabriele Martino ad allestire una squadra in economia, era sotto gli occhi di tutti. Nessuno, però, poteva immaginare che in meno di 24 ore queste due situazioni sfociassero in eventi diametralmente opposti.
Non solo, la cronologia dei fatti assume quasi una punta comica, anche se di ridicolo non c’è proprio nulla nell’accordo trovato tra le diverse anime delle società (nuovo presidente dei giallorossi Saverio Procopio) e soprattutto nel ritrovamento di cinque buste, contenenti ognuna un proiettile per pistola, indirizzate ad altrettanti dirigenti del Catanzaro. Le lettere con «regalo» sono state intercettate ieri pomeriggio nell’ufficio postale di Vibo Valentia. Il personale ha subito avvisato la Digos che provvederà a indagare sull’accaduto, ma nel frattempo ha già inviato un’informativa di reato alla Procura della Repubblica di Vibo. Gli investigatori stanno tentando di accertare la località dalla quale sono state spedite le buste che avevano come destinatari il presidente e amministratore unico Claudio Parente, i consiglieri Massimo Poggi, Saverio Procopio, Pino Mirante e l’azionista Nino Princi. All’interno delle buste sono stati trovati pure dei biglietti con minacce, accompagnate dalla sollecitazione a lasciare la società.
E qui ritorniamo al punto di partenza: prima che le lettere venissero scoperte, c’era già stato un rimpasto importante all’interno della società calabrese. Rimpasto che mette la parola fine ad un impasse iniziato nello scorso luglio. Nonostante il ripescaggio in B, infatti, i cinque azionisti del Catanzaro erano dei separati in casa. Da una parte la maggioranza composta da Parente, Poggi e Mirante; dall’altra il gruppo di minoranza Procopio-Princi. I risultati negativi della squadra (precipitata all’ultimo posto), l’umore nero dei tifosi che hanno accusato la vecchia maggioranza di non avere i mezzi economici per continuare a gestire la squadra, hanno accelerato l’accordo tra i dirigenti: Parente ha ceduto un 4% di azioni a Mirante, perdendo di fatto la maggioranza. Non solo, lo stesso Parente oggi ufficializzerà le dimissioni dalla carica di presidente che passerà nelle mani di Procopio. Una svolta che dovrebbe consentire al Catanzaro di sondare il mercato estero per rinforzare la squadra allenata da Buso.

Francesco Ceniti

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