Buona la prima? Non lo so. Se ripenso a Catanzaro â Vicenza, nonostante il punto
guadagnato in rimonta, mi rimane lâamaro in bocca. Qualcuno dirà :
parata di Belardi su Martinelli
al
Ko. Ma, ripeto. Il rammarico
resta. Perché la prestazione della truppa di Buso, esclusa qualche comprensibile defaillance, avrebbe
meritato la conquista dellâintera posta. Partire con tre punti in tasca
sarebbe stato importante. E non solo per il morale.
Nel cervellotico inizio di campionato, alle Aquile è toccato un cammino
bizzarro. Il calendario, fitto come la foresta amazzonica prima del
disboscamento, costringerà Corona e compagni a un
prolungato esilio dal âCeravoloâ. Una
lontananza che priverà la squadra del sostegno a cui è abituata, quando si
esibisce tra le mura amiche. Certo, ovunque andrà , troverà folti
drappelli di fedelissimi pronti a scortarla. Però, non
sarà la stessa cosa. Per il momento, il primo viaggio è in terra lombarda. Allo
âZiniâ di Cremona andrà in scena una sfida dal sapore
antico. Un match in cui la compagine giallorossa
potrebbe approfittare del fatto che gli avversari sono allâesordio (come tutti
sanno, a causa della mancata concessione dello stadio da parte del
Sindaco di Brescia, hanno saltato il derby esterno con le rondinelle in
programma nella giornata inaugurale). Il debutto, per giunta casalingo, può
nascondere qualche insidia. Gli uomini di Roselli,
amichevoli e Tim Cup a
parte, non calcano i campi per una partita vera da un pezzo. Lâauspicio è che
si siano un tantino arrugginiti. Lâabitudine a giocare
gare in cui bisogna fare sul serio non la si
acquisisce in allenamento. Questo fatto potrebbe aiutare il
Catanzaro a sopperire alla mancanza di certi automatismi, che non
possono essere perfetti in una formazione completamente rifondata. Speriamo,
perché affronterà un gruppo già rodato. Il nucleo della Cremonese, che tra
lâaltro ha vinto la C1 in carrozza, è lo stesso da parecchio tempo. Un
vantaggio considerevole, grazie al quale è molto più
facile non sbagliare un meccanismo difensivo. Peculiarità che le Aquile, per i
motivi appena citati, ancora non possiedono.
 Il programma del secondo turno si apre con
lâanticipo Catania â Brescia. Al âMassiminoâ si confronteranno
due autorevoli pretendenti al salto di categoria. Ostico fare previsioni. In Avellino
â Triestina, i lupi dâIrpinia saranno chiamati a
confermare la buona prova del âBentegodiâ. CuriositÃ
per Bologna â Pescara. Se Cammarata
è lo stesso giocatore, abulico ed evanescente, visto nella città dei Tre Colli,
Ulivieri avrà una preoccupazione in meno. Di Cremonese
â Catanzaro ho parlato prima. Crotone e Piacenza dovrebbero dar vita a un match scoppiettante. I padroni di
casa sembrano essersi rinforzati. Ma attenzione ai
miraggi. Non sempre le âgrandi firmeâ fanno laâ¦felicità . Qui lo sappiamo bene. Mantova
â Arezzo ci dirà qualcosa di più sulla reale forza della compagine toscana.
In molti la considerano una probabile outsider. Quello
tra Rimini e Modena sarà un derby tutto
da seguire. In Ternana â Albinoleffe gli umbri avranno il dente avvelenato per
il secco
â Bari è rinviata. Per Vicenza â Cesena ci sbilanciamo in
favore degli ospiti. La Camolese band,
senza Schowch, è parsa poca cosa. Chiudiamo, infine,
col posticipo Atalanta
â Verona. Una partita che profuma di A. Da
tripla.Â
Danilo Colacino