Riceviamo e pubblichiamo:
“Lâautomobile è stata, di certo, una grande invenzione: ha accorciato le distanze, avvicinato gli uomini, agevolato gli scambi di mezzi e beni. Nel tempo, tuttavia, essa si è trasformata da mezzo utile (e indispensabile, in molti casi) a “status symbol”.
Era partita la âgaraâ consumistica a chi lâaveva più âgrossaâ e âcomodaâ o chi ne aveva âdi piùâ.
Oggi, a Catanzaro, ci rendiamo conto, che siamo giunti, quasi, ad un livello limite: non câè più spazio per circolare! Non câè più spazio per posteggiare.
Analizzando in maniera âlogicaâ il problema bisogna rendersi conto che esistono solo due soluzioni percorribili: 1) aumentare le strade ed i posteggi; 2) ridurre il traffico. La prima soluzione sembra, sul momento, la più facile. Ma rispondete alla domanda: dove aprire strade nel centro cittadino ed istituire parcheggi? Difficoltà a rispondere? Normale. La particolare forma della nostra città (ci riferiamo soprattutto al Centro storico) non dà spazio a nuove infrastrutture. Lâunica soluzione sarebbe, a detta dâalcuni, distruggere la âstoriaâ di Catanzaro e creare strade e parcheggi dove ora ci sono vicoli e violetti. Una proposta che non ci trova dâaccordo, ovviamente.
Meglio sarebbe, se possibile, âscovareâ spazio per nuove strade e parcheggi trasportando altrove la stazione di via Milano (che fine ha fatto il Silos di via Argento? Quale potente lobby cittadina ne ostacola la realizzazione?), come si dice, e non si fa, da decenni. Tutto ciò, in ogni caso, per realizzarsi, abbisognerebbe di tempi molto lunghi. A tal punto lâiniziativa più âsensataâ, per rendere piuâ vivibile la città (dal quartiere S. Elia al quartiere Marina), è la seconda, vale a dire quella di ridurre il traffico. Ridurre, come? Non certo âsparandoâ sugli automobilisti. Bensì fornendo delle valide e possibili alternative. Esse non possono essere, secondo noi, che due: 1) lâuso dei mezzi di trasporto pubblico; 2) lâuso della bicicletta. La bici è sicuramente ben utilizzabile nei quartieri a sud della città . Il tempo normalmente è buono, la zona sud della città è pianeggiante. Manca però la tutela del ciclista, per ovviare ai rischi dâincidenti con i mezzi più âfortiâ (auto e bus). Ciò può avvenire con le piste ciclabili, con servizi di noleggio, con posteggi per le bici disseminati nei cortili delle scuole (medie) e davanti gli uffici pubblici ed i centri commerciali. Lâuso dei bus pubblici và incoraggiato. Con maggiori velocità di percorrenza (da raggiungere con le corsie riservate) oggi âfermeâ a 8-10 Km/h medi; maggiori informazioni sulle linee e sugli orari (da raggiungere con tabelle divulgative alle fermate), oggi completamenti assenti a Catanzaro; con una diversa proposizione delle tariffe (maggiore durata della validità del biglietto, maggiori sconti ai biglietti multipli), con posteggi di scambio gratuiti (parcheggio funicolare, via Argento, ecc.) e con servizi (esempio noleggio bici). Allâincentivazione al trasporto âecologicoâ vanno aggiunti dei âdisincentiviâ a quello privato, specie in centro, con una maggiorazione dei posteggi a pagamento. Gli introiti dei posteggi a pagamento, poi, andrebbero destinati esclusivamente a finanziare la mobilità ecologica (bus e bici), in un bel circolo âvirtuosoâ, col risultato di una città piuâ salutare e serena. Lâidea di Fare Verde è forse semplicistica? Allora, considerato il livello di manager ed amministratori, potrebbe essere di facile realizzazione”.
Fare Verde