CNA: iniziativa nel settore dei controlli delle caldaie a gas

“La sicurezza non è un prodotto che si può prendere o lasciare sulla bancarella dell’ambulante al mercato”.

E’ quanto afferma Ugo Gilgiotti, Presidente dell’Associazione degli Impiantisti e Manutentori aderenti alla CNA di Catanzaro.
Gigliotti sottolinea come dai controlli dipendano “molto spesso la vita e l’incolumità delle persone che utilizzano gli impianti e gli apparecchi a gas. Sulle caldaie a gas l’attività preventiva di controllo e la manutenzione annuale sono elementi decisivi per garantire sicurezza ed efficienza energetica”.
I manutentori degli impianti iscritti alla CNA hanno quindi deciso di fare un gesto concreto. “Sono stanchi – riferisce la CNA – di ascoltare belle parole e buoni propositi in qualche caso mascherati da provvedimenti come la delibera dell’Autorità dell’energia che dal 1 luglio costringe consumatori e installatori a nuovi e costosi adempimenti per ottenere la fornitura del gas.
Sono anche contrari a controlli virtuali sui documenti di corredo all’impianto che finiscono per caricare il consumatore di nuovi costi, ma che di fatti non aggiungono nulla alla sicurezza dei singoli conduttori e della collettività nella sua interezza”.
“Facendoci carico della situazione economica che angustia sempre di più il bilancio delle famiglie catanzaresi – continua Gigliotti – abbiamo deciso di mantenere invariate le tariffe per le prestazioni necessarie ad eseguire controlli concreti di sicurezza sugli impianti a gas e termici, così come avevamo concordato nei mesi scorsi in occasione della sottoscrizione del protocollo d’intesa con l’Amministrazione provinciale, la Camera di Commercio e le Associazioni dei consumatori firmatarie dell’accordo”.
“La sicurezza è infatti un obiettivo primario e non è giusto che ad esso si rinunci per questioni di bilancio familiare. Nessun aumento quindi nel 2005 per i consumatori da parte delle imprese iscritte alla CNA che effettuano i controlli annuali obbligatori sugli impianti termici di potenza fino a 35 kW. Un settore quello della manutenzione di impianti a gas, come si ricorderà che, in Italia da lavoro ad oltre 65.000 imprese con oltre 200 mila addetti e nella nostra provincia a circa 500 operatori professionisti con almeno 2.500 unità lavorative. Posti di lavoro che, purtroppo, attraverso alcune modifiche alla legislazione del settore che il Governo vorrebbe emanare, sarebbero, secondo la CNA, a forte rischio visto il drastico ridimensionamento dei controlli di sicurezza sugli impianti che passerebbero da 9 a 2 nell’arco della vita media di una caldaia destinata all’uso familiare”.
Secondo i calcoli della CNA infatti “le modifiche proposte anziché realizzare un risparmio per i consumatori provocherebbero il trasferimento di 750 milioni di Euro dal portafoglio delle piccole e medie imprese del settore impiantistico manutentivo a quello delle aziende distributrici di gas ed ai professionisti a cui lo schema di decreto allo studio affiderebbe nuovi compiti”.
30 mila, sempre secondo CNA, sono i posti di lavoro a rischio nel paese ed oltre mille nella sola provincia di Catanzaro. “A rischio i lavoratori ma anche la sicurezza – conclude il Presidente Ugo Gigliotti – visto che si passerebbe da un sistema di controlli annuali oggi obbligatori direttamente sull’impianto a modalità di verifica solo cartacea, con i prevedibili effetti negativi sulla sicurezza”.

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Redazione

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