I consiglieri comunali, Franco Passafaro della Margherita e Mimmo Iconantonio del gruppo Misto-Unità Socialista, denunciano âle preoccupazioni di molti parrucchieri della città “.
I parrucchieri sembra “stiano incontrando â sostengono i due consiglieri â notevoli difficoltà a districarsi nella normativa che riguarda i rifiuti come le lamette monouso, assimilati dalla legge ai cosiddetti rifiuti speciali e dunque oggetto di particolari procedure di smaltimento.
Qualche parrucchiere â osservano ancora Passafaro e Iaconantonio â ha addirittura già ricevuto la diffida, sollecitata dallâAsl 7 ed emessa dagli uffici comunali, a provvedere alla raccolta e allo smaltimento di lamette, rasoi e simili, pena la chiusura del negozio.
Siamo per il rispetto della legge sempre e comunque â precisano i due consiglieri comunali â così come comprendiamo che gli uffici competenti debbono attenersi a quello che la stessa legge prescrive. Il punto è che ci troviamo di fronte a una normativa assai complessa che, curiosamente, impone determinate procedure al parrucchiere e tralascia completamente di occuparsi di quegli stessi rifiuti che si producono in gran quantità anche nelle abitazioni private.
Ironia a parte â proseguono Passafaro e Iaconantonio â non vorremmo che previsioni di legge comprensibili, sul piano della sicurezza di clienti e operatori, finissero per creare discriminazioni a danno di questi ultimi. Eâ lecito infatti chiedersi con quali criteri vengono effettuati i controlli; in che modo si garantisce lâuniformità sul territorio dei controlli stessi, per evitare discriminazioni tra chi rischia di subire una sanzione e chi invece la fa franca; quali garanzie si offrono agli artigiani che, esattamente come gli operatori della sanità , corrono il rischio di pungersi o tagliarsi con aghi o lamette infette. A questo proposito, è altrettanto lecito chiedersi infine se esiste un piano di vaccinazioni offerte gratuitamente insieme con un piano di monitoraggio e profilassi analogo a quello approvato per gli operatori sanitari dalla commissione nazionale per la lotta allâAids.
Insomma â concludono i due consiglieri â non vorremmo che tutto si risolvesse nella sola attività repressiva, svolta magari a macchia di leopardo, oppure che si risolvesse esclusivamente con un esborso di denaro per gli artigiani, visto che, a quanto pare, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti speciali previsti dalla legge sono garantita da ditte private che con gli artigiani stessi stipulano contratti annuali e pluriennali. La tutela della salute dei lavoratori e di chi gode dei loro servizi è tema ampio ed estremamente delicato perché si possa affrontarlo con approssimazione e soprattutto da un unico punto di vistaâ.