La guardia di finanza di Lamezia Terme ha denunciato a piede libero 35 persone per falso ideologico e truffa. La denuncia è scattata nell’ambito di un’inchiesta che gli uomini delle Fiamme gialle stanno svolgendo sull’erogazione di contributi di tipo assistenziale ai ceti sociali più bisognosi. Le indagini hanno riguardato contributi quali la fornitura gratuita dei libri di testo per le scuole dell’obbligo e fuori obbligo, il rimborso del canone di locazione previsto per i nuclei familiari in condizioni di disagio e le borse di studio universitarie erogate dalla Regione.
Al momento sono duecento le persone controllate, che sono state scelte a campione. Per ognuna di loro è stata confrontata la posizione reddituale effettiva con quella dichiarata al fine di ottenere i contributi. Quindi, l’attività dei finanzieri è stata mirata a smascherare i soggetti privi dei requisiti necessari per poter usufruire delle agevolazioni. Le persone denunciate hanno presentato agli uffici degli enti erogatori autocertificazioni attestanti una condizione di reddito precaria, ma dalle indagini è emersa una diversa situazione reale.
Molti ”poveri”, secondo quanto accertato, non solo hanno un regolare impiego o delle pensioni abbastanza corpose, ma hanno anche il coniuge che lavora e che contribuisce ad aumentare il reddito della famiglia. Complessivamente, su un totale di 40.638 euro erogati ai soggetti controllati, 16.262 erano stati percepiti indebitamente mediante artifizi documentali.
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