Niente è casuale. Il Catanzaro visto ieri ad Andria, è squadra di forte personalità . Si impone sull’avversario, spezza le trame offensive sin dall’inizio e, cosa importante, non si fa condizionare da fattori ambientali avversi o condizioni metereologiche al limite della umana sopportazione e impone il proprio gioco dal primo all’ultimo secondo. Cose da stropicciarsi gli occhi. Cose raramente viste in questi lunghi anni di inferno. La forte personalità e convinzione nei propri mezzi del gruppo di Dellisanti rasenta la maestosità . Molti dei fedelissimi giallorossi ieri non credevano ai propri occhi. Si trattava di una trasferta di grande difficoltà e Gentili e compagni l’hanno superata con una prestazione maiuscola che la dice lunga sulla loro voglia di rivincita, sulla loro voglia di andare lontanoâ¦. E si , molto più lontano di qualsiasi 17 giugnoâ¦, molto più lontano di qualsivoglia paura o timore. La psiche del gruppo è forte e la forza del team giallorosso, per una sorta di processo di osmosi psicologica, è contagiosa verso tutto l’ambiente che ricomincia a sorridere, trattiene il respiro e quasi quasi non ne vuole parlare⦠tante le delusioni che il passato, purtroppo, ha consegnato ai cuori di fede giallorossa.
Giornata invernale quella di ieri ad Andria. In tribuna Parente e Poggi che cercano di riscaldarsi con bevande calde e tifo andriese velenosamente motivato a lanciare cori non certo amichevoli verso i tifosi Catanzaresi e la squadra giallorossa. La gara inizia sotto la pioggia e l’Andria avanza il baricentro delle proprie azioni grazie a qualche lancio lungo, sperando di sfruttare il colpo di fortuna della domenica. Ma Gentili ed i suoi compagni di reparto fanno buona guardia, nonostante il pallone dia l’impressione di essere unto di olio, più che bagnato. In area giallorossa solo mischie che non fruttano nulla agli avanti andriesi. Alla prima occasione Toledo (sempre ottimo il suo contributo, anche ieri), fa vedere di che pasta è fatto e arriva al limite dell’area con una facilità disarmante, ma la sua azione viene bloccata al limite dell’area biancoazzurra. Il primo tempo trascorre con le squadre che si affrontano a centrocampo, ma nessuna delle due vanta azioni importanti da gol. La ripresa inizia avendo come prologo i cori dei tifosi andriesi che incitano i propri beniamini gridando:”â¦noi vogliamo questa vittoria⦔ e lanciano pericolosi fumogeni in campo. In tribuna stampa, qualcuno seduto al fianco dell’ex Cavallaro⦠osserva:” oggi ce la possiamo fare” e ancora:” quest’anno abbiamo perso solo contro la Lodigiani, ma in quell’occasione siamo stati sfortunati, oggi sarà un’altra storia, ce la possiamo fare!”. L’incappucciatissimo Cavallaro, infreddolito più dalle paure che dalle condizioni metereologiche, sorride e stringe la mano al vicino. E i fantastici supporters giallorossi? Grandi e “calmi” come la loro squadra: il Catanzaro. Inizia la ripresa e in campo esiste solo la squadra giallorossa. Non si fa intimidire dall’avversario, non cede alle frequenti intimidazioni e affonda alla prima occasione. Ferrigno (maiuscola la sua prova) suggerisce a Moscelli che a sua volta lancia Falco che segna il gol della vittoria gonfiando la rete pur appesantita dalla pioggia. Anche se il contesto storico che stiamo vivendo non permetterebbe questa mia espressione, possiamo tranquillamente dire che la curva giallorossa “esplode” di felicità , cose che le parole non possono dire. Falco (esultanza stile Tardelli) si precipita sotto la curva e lo inseguono per festeggiarlo tutti i compagni di squadra. Se i satelliti U.S.A. ieri si fossero “sintonizzati” sul tacco pugliese, avrebbero avvistato un’esplosione di colore giallo e rosso. I tifosi giallorossi assiepati in tribuna, loro malgrado ad esplodere dentro senza proferire verbo, sarebbe stato un suicidio visto l’ambientino biancoazzurro. E Parente e Poggi? Sorrisi al platino, signori miei! E l’Andria? In condizioni metereologiche diverse, avremmo detto che si è sciolta come neve al sole⦠Anzi proprio i giallorossi, con un’azione confezionata da Toledo e “sprecata” dopo una lunga galoppata da Moscelli, hanno l’opportunità di raddoppiare e chiudere la partita. Ma il tiro dell’ex (beccatissimo dagli andriesi presenti) finisce di poco a lato. Continuano ad arrivare fumogeni in campo, ma ad un certo punto Ciardiello (grande!) dà un calcio ad un fumogeno in tono minaccioso (sarà l’ultimo lanciato in campo). Personalità anche in questo , signori miei, PERSONALITA’ e convinzione nei propri mezzi. Unica nota dolente, la prestazione non in linea con quella dei compagni di squadra, di Alfieri. Molto nervoso in campo, il giallorosso si fa anche espellere (40′ del secondo tempo) per doppia ammonizione e lascia i compagni in dieci riportando la situazione numerica dei presenti in campo in parità , vista la precedente espulsione del n.8 Deleno (20′ del secondo tempo) dell’Andria per fallo a gioco fermo su Falco. I cinque minuti di recupero, concessi dall’ottimo Pantana di Macerata, non cambiano nulla. Forse, in altri tempi ci sarebbe stato spazio per la beffa. Ma pare che anche il fato tema i giallorossi. Anche lui ha capito che, come direbbe Totò, quest’anno “nunn’è cosa”. E allora tutti sotto le docce a godere del meritato riposo e di un sogno che si sta trasformando in una stupenda realtà . Avanti così Catanzaro!
______Giuseppe Mangialavori
Il Catanzaro fa tris
Prestazione maiuscola della squadra giallorossa ad Andria.