Droga in Calabria, è allarme rosso. Sono scioccanti i dati che vengono diffusi in una conferenza stampa di presentazione del Congresso FeDerSerD a Roma. âCi sono in Calabria ragazzini, ma anche ragazzine, di 11-12 anni che fumano marijuana e cannabis e quando arrivano a 14-15 anni già sono dipendenti dallâeroina e dalla cocaina. Così dipendenti da chiedere aiuto al SerT. Al mattino, questi ragazzini, prima di recarsi a scuola passano al SerT e ritirano la loro terapia. Eâ il quadro che traccia il dottor Bernardo S. Grande, Sociologo, Direttore del SerT e del Dipartimento delle Dipendenze della ASL 7 di Catanzaro, illustrato alla conferenza stampa di presentazione del Congresso della Federazione Italiana degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze (FeDerSerD) del Lazio a Roma. âEâ una realtà drammatica â dice Grande â diffusa in tutta la Calabria. Non ci sono più isole felici. Anche paesini sperduti hanno tossicodipendenti, piccoli e grandi. La situazione è angosciante perché coinvolge giovanissimi, anche ragazzine acqua e sapone, anzi sono queste le più insospettabili perché con il loro comportamento non lasciano trapelare il coinvolgimento nel giro della droga e della prostituzione. I ragazzi rubano, scippano per cercare soldi. Le ragazzine si prostituiscono. Si creano piccoli clan guidati da un ragazzo più grande che fa da regista a tutta lâoperazione: spaccia droga e gestisce la micro-criminalità e la prostituzioneâ. âSe la situazione è grave fra i giovani â continua Grande â lo è altrettanto tra gli adulti. Sono gli insospettabile. Molte donne. Fino a pochi anni fa il rapporto era 14 uomini/1 donna, ora è di 11 uomini/1 donna. Si sta modificando il pianeta sostanze, cresce lâeroina che si fuma e si sta diffondendo anche la cocaina per endovena. Câè un altro fenomeno grave: quello dei farmaci scaduti o abbandonati che vengono utilizzati da gente senza scrupoli per confezionare nuove droghe. E quello delle nuove droghe, di miscele misteriose, è un fenomeno che sta veramente dilagando. Eâ tempo di intervenire in maniera massiccia. A livello statale si rimpallano responsabilità in nome di vari ideali ma non si trova una soluzione. In Calabria è allarme rosso, forse lâespressione non rende pienamente la gravità della realtà . I Ser.T. sono sotto organico ed il personale chiede di essere trasferito presso altri servizi visto lo stato di abbandono in cui versano, alla fine del 2004 sono circa 100 le unità di personale carenteâ. Fin qui il dottor Grande. Ecco le cifre della Relazione Annuale al Parlamento e quelle di uno studio del CNR sugli studenti.
La tossicodipendenza in Calabria. Nel 2003, secondo i dati contenuti nella Relazione Annuale al Parlamento sulle Tossicodipendenze, gli utenti dei SerT calabresi sono stati 4.654 con un decremento rispetto al 2002 pari al 9,3 per cento: in particolare è stata registrata una riduzione del 9,8 per cento nei maschi e dellâ1,8 per cento nelle femmine. I maschi sono 4.320 e le femmine sono 334 con un rapporto maschio/femmina di 12,9. Lâeroina si conferma come la sostanza dâabuso primaria (3.789 gli utenti che ne fanno uso) con un decremento del 10,7 per cento rispetto allâanno precedente. In calo anche i cannabinoidi con 481 utenti (11,7 per cento in decremento). Aumentano invece gli utenti (269 utenti) dei SerT calabresi che fanno uso della cocaina come sostanza primaria (aumento del 43,1 per cento). Tra gli utenti si nota una flessione eccetto che nella fascia 35-39 anni in cui si riscontra un aumento del 4,1 per cento. In Calabria nel 2003 i trattamenti di tipo psicosociale e/o riabilitativo effettuati dai Servizi sono stati 2.319; quelli nelle strutture riabilitative sono stati 826 mentre nelle carceri sono stati 632. Per quanto riguarda il trattamento di tipo medico farmacologico, gli interventi effettuati dai Servizi sono stati 3.678; nelle strutture riabilitative sono stati 515; nelle carceri sono stati 169.
Gli studenti e la droga in Calabria. Studiosi del Consiglio Nazionale delle Ricerche hanno coinvolto 27.392 studenti di tutta Italia tra i 15 e i 19 anni sullâutilizzo di sostanze. Per quanto riguarda la Calabria il 19,4 per cento degli studenti intervistati nella regione hanno detto di far uso di cannabinoidi (la media italiana è del 30). Per quanto riguarda la cocaina, gli studenti della Calabria che hanno confessato di far un uso occasionale o continuo di questa sostanza sono stati 4,7 su cento (4,5 la media nazionale). Il consumo di eroina, sempre occasionale o continuo, fa registrare le situazioni più problematiche proprio in Calabria con il 4,5 per cento del campione e in Basilicata con il 5,1 per cento; il più basso è in Puglia con il 2,1. Infine lâecstasy: davanti a una media nazionale del 2,6 câè lâindice del 3,3 in Calabria.