CATANZARO – âUltimi in classifica, primi in Italiaâ¦37418 Km di fede, noi unici leoni a sostegno dei nostri coloriâ. Così recita lo striscione esposto dalla âMassimo Capraroâ per tutto il corso della partita e che è stato accompagnato da una bellissima coreografia con tutti i nomi delle città nelle quali i tifosi hanno seguito e seguiranno la propria squadra. Ed è stato un sostegno incessante che ha letteralmente spinto la squadra verso il prestigioso pareggio con una delle squadre più blasonate della serie B, il Torino. Non è stata una partita spettacolare, con il Torino che, orfano dellâuomo di maggiore qualità Pinga, non ha espresso un bel gioco ma ha cercato di concretizzare al meglio le occasioni concesse dalla retroguardia giallorossa, trovando però dallâaltra parte uno strepitoso Micillo, forse il migliore in campo.
Quanto alle Aquile câè da fare una piccola riflessione sul match: non si può certo pensare di scardinare la difesa migliore del campionato con una sola punta, anche se quella punta si chiama Corona ed è in un ottimo periodo di forma. Infatti anche se sulla carta ci doveva essere Ottonello a fianco del bomber di Cinisi, quello di seconda punta non è affatto il ruolo del giovane centrocampista; il risultato nel primo tempo non può che confermare la nostra teoria: un solo tiro nello specchio della porta difesa da Sorrentino e poi niente più. Poi Bolchi ha capito lâerrore e ha inserito Myrtaj con la musica che nella ripresa è cambiata.
Il primo tempo è un monologo dei granata che sono completamente padroni del campo. La prima occasione però è di marca giallorossa, con Corona che al 12â spreca un ottimo pallone di Agnelli e calcia da lontano nelle mani di Sorrentino. Al 18â missile di Vaillatti con Micillo che si oppone in angolo. Al 25â arriva il vantaggio del Toro: lâarbitro vede in area una spinta di Dei ai danni di Maniero e decreta un contestato rigore che lo stesso attaccante realizza. Al 38â Marazzina di testa impegna il portiere giallorosso, che 5â si ripete ancora sul centravanti granata, che non sfrutta un pasticcio di Vanacore.
Nella ripresa subito fuori Ottonello per Myrtaj che si posiziona accanto a Corona (a proposito, sarà questa la coppia dâattacco delle Aquile per il prossimo anno?). Il centravanti albanese non è in un periodo di forma eccezionale e si vede, ma riesce sempre a tenere in apprensione la retroguardia ospite. La seconda frazione si apre con un bellissimo duello tra Marazzina, che ha fatto impazzire Dei, e Micillo vinto dal portiere di casa, che ha sfoderato più volte dei pregevoli interventi che hanno evitato il raddoppio dei granata. Al 67â Corona prova a sorprendere Sorrentino con un tiro cross niente male come idea, ma il portiere torinese è attento e para. Allâ87â il âCeravoloâ esplode: Corona fa da sponda per Myrtaj che dal limite di collo pieno infila il pallone allâincrocio dei pali. Eâ lâ1-1, anche se la zona âCesariniâ, quella che è stata in molte partite fatale per le Aquile, incombe. Ma il Catanzaro riesce a chiudersi bene e soprattutto riesce a non subire lâennesima beffa.
Pier Santo Gallo