L’Università Magna Græcia ha partecipato al VI meeting di Oncologia molecolare che si è chiuso questa mattina a Positano.
Docenti e dottorandi dell’Ateneo catanzarese insieme agli altri colleghi italiani e stranieri, nella quattro giorni di studio, hanno potuto così fare il punto sulle ultime ricerche realizzate in campo oncologico.
I lavori dell’ultima sessione del meeting sono stati presieduti dal Rettore dell’Ateneo catanzarese, il professore Salvatore Venuta. “Le nuove prospettive nella diagnosi e nella cura del cancro” questo il tema scientifico dell’ultima giornata che ha visto tra i relatori anche il professore Giuseppe Viglietto, ordinario di Patologia generale presso la Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Univeristà Magna Græcia.
à stata l’occasione per presentare i risultati ottenuti grazie alle attività di studio e analisi condotte nei laboratori del campus universitario di Germaneto, dove numerosi ricercatori sono impegnati quotidianamente in un intenso programma di ricerca che coinvolge quattro settori fondamentali per la lotta contro i tumori: nanotecnologie, oncologia molecolare, proteomica e bioinformatica. Il programma di ricerca, indirizzato sulle nanotecnologie e la loro applicazione in ambito oncologico, prevede, infatti, lo sviluppo di dispositivi nanotecnologici per la diagnostica precoce dei tumori attraverso la proteomica; lo sviluppo di sistemi di rilascio targettato di farmaci (drug-delivery) in modelli di mieloma multiplo; lo sviluppo e la produzione di stents (dispositivi intravascolare per il rilascio di farmaci); lo sviluppo di dispositivi per il rilascio controllato di farmaci per il controllo del dolore.
Nei giorni scorsi, durante il meeting, molto apprezzati gli interventi di due dottorandi dell’Università Magna Græcia che hanno presentato i dati ottenuti su una nuova proteina regolatrice del sistema ematopoietico umano, identificata e isolata proprio nei laboratori dell’Ateneo catanzarese, e lo studio funzionale di un gene coinvolto nel carcinoma alla mammella.
Il meeting, organizzato dall’Associazione partenopea ricerche oncologiche, ha visto tra i promotori, oltre all’Università Magna Græcia, anche l’Istituto Superiore di Oncologia di Genova, la Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, il Naples Oncogenomic Center, il Centro di Biotecnologie avanzate CEINGE, l’Istituto FIRC di Oncologia Molecolare, l’Università “Federico II” di Napoli, l’Istituto di Endocrinologia ed Oncologia Sperimentale del CNR di Napoli.