”Stiamo verificando la situazione lavorativa di persone impiegate negli uffici dello stato in questa provincia, situazioni lavorative, situazioni strutturali, le professionalità mancanti per poi rappresentare le diverse situazioni a Roma agli uffici competenti cioè il ministero della Funzione Pubblica ed a quelli direttamente interessati alle diverse problematiche”. Lo ha affermato Paola Saraceni, responsabile nazionale del coordinamento ministeri dell’Ugl che in Calabria, insieme ad altri esponenti del sindacato autonomo, stanno compiendo un viaggio nel mondo del pubblico impiego calabrese.
Per Saraceni la presenza dell’Ugl è ”un’inversione di tendenza. Andiamo noi – commenta – suoi posti di lavoro per radiografare l’esistente e quindi renderci direttamente conto della situazione lavorativa in cui versano i lavoratori dello stato. Lo spirito che ci anima – aggiunge – è quello di proporre la modernizzazione di questo comparto del pubblico impiego che in questa fase è critica ed è vessato. Noi siamo – spiega ancora la sindacalista dell’Ugl – per l’apparato pubblico più rispondente alle esigenze dei cittadini. L’inefficienza dello stato non può ridare sui lavoratori a cui non vengono dati mezzi e strutture idonee per dare quelle risposte che i cittadini si aspettano appunto dalla pubbliche strutture”. Infine per la Saraceni ”il blocco delle assunzioni del nuove professionalità sta creando un ostacolo al rinnovamento dal punto di vista delle risorse umane che naturalmente determinano una difficoltà operativa”.
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