L’interessante scontro-salvezza della 32° vede l’Arezzo di Tardelli imporsi sul difficile campo di Cesena per 1-0.
Il nuovo tecnico aretino, alla ricerca della sua prima vittoria, manda in campo una formazione prudente con un folto centrocampo a sostegno dell’unica punta Spinesi, come del resto il duo Castori-Gadda manda in campo 5 centrocampisti a sostegno di Bernacci. L’incontro inizia con circa 15 minuti di ritardo, prima in attesa di notizie per le condizioni gravissime di Papa Woytila, poi per una preghiera collettiva per lo stesso pontefice.
Per quanto concerne la cronaca, al 19′ il capitano bianconero Confalone va vicino al gol, ma il gol del vantaggio gli viene negato da un’ottima risposta di Pagotto.
La partita è molto cattiva, infatti al 20′ viene espulso il romagnolo Rinaudo per una presunta gomitata rifilata ad un’avversario, vista dall’assistente dell’arbitro Dattilo di Locri.
Per ulteriori emozioni bisognerà attendere il secondo tempo, infatti al 54′, grazie a una papera di Indiveri, l’aretino Vigna sblocca il risultato (0-1).
Al 61′ Confalone va nuovamente vicino al gol, ma Pagotto si supera nuovamente.
Al 69′ un episodio dubbio: il difensore del Cesena Ficagna, su un uscita di Pagotto, si oppone cercando di anticiparlo regolarmente, ma il direttore di gara vede una spinta ai danni dell’estremo difensore toscano.
Negli ultimi 20 minuti di gioco, l’Arezzo rimane in 9, infatti a pochi minuti di distanza perde 3 giocatori, con 2 sostituzioni già operate: prima si infortuna Boscolo per un’entrata violenta di Pestrin, poi Scotti è costretto a uscire per uno strappo muscolare, e poi tocca anche a Maini abbandonare il terreno di gioco per una botta subita al volta che gli provoca una forte emorragia.
L’incontro si conclude sul punteggio di 1-0 per la squadra di Tardelli, che ottiene il primo successo dopo essere subentrato a Marino. La sua squadra si porta a 2 punti dalla Salernitana, a quota 35, delineando sempre più il distacco tra il club toscano e il Catanzaro, fermo a quota 23.
Valerio M. Cacciola