Il 18 marzo, nella casa materna di Mimmo Rotella a Catanzaro, apre la Casa della Memoria, un nucleo di opere recenti e alcune degli anni ’50 e ’60, 250 volumi sui piu’ grandi artisti della pop art e del neorealismo, foto e ricordi della vita dell’ottantaseienne maestro del decollage, oggi medaglia d’oro alla carriera alla Quadriennale di Roma, raccolti nella casa della madre Teresa. Qui Rotella, giovanissimo, venne a contatto con i primi colori. La madre infatti faceva la modista, i suoi cappelli erano celebri e ornavano le spose di Calabria. Un luogo che proprio il fondatore del neorealismo Pierre Restany volle chiamare la casa della memoria. La casa, restaurata dall’architetto Marcello Sestito dell’Universita’ di Reggio Calabria, e’ stata concepita per volonta’ di Rotella come una luogo sacro, come una chiesa, rigorosa e bianca. All’interno, oltre alle opere e alla biblioteca, un piccolo bookshop e un maxi schermo. Una struttura che vuole offrire agli studenti calabresi la possibilita’ reale di conoscere e studiare l’ arte e la cultura degli anni sessanta.
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