Non ci sono parole. Le abbiamo già spese tutte e parlare ancora di calcio risulta difficile dopo una domenica che tra risate in tribuna⦠e âpaparestateâ non concilia di certo con lo sport.
Ma badiamo ai fatti di casa nostra.
Ti ritrovi con lâultimo posto in solitudine e il Venezia che battendo il Vicenza fa âciao ciaoâ e abbandona il âcondominioâ (comodo solo per alimentare gli alibi di qualcuno).
Il Catanzaro è ultimo in classifica in triste solitudine e in coma piatto. Lâammalato non risponde neanche alle sollecitazioni del rianimatore Bolchi e lâelettroencefalogramma risulta piatto che più piatto non si può. Anche mister Maciste non può fare altro che allargare le braccia innanzi ad una patologia così grave. Lo ha dichiarato anche ieri in modo palese alle sollecitazioni dei giornalisti.
A cercare di impensierire lâestremo difensore dei canarini qualche tiro di Carbone e nulla più. Nulla più. Si può anche retrocedere, si può anche perdere e continuare a farlo senza una seppur minima reazione, ma con la dignità non si scherza.
Non parliamo dellâatteggiamento rinunciatario di ieri, non parliamo neanche del rigore e degli interventi niente male di Lafuenti, ma al âBragliaâ di Modena il Catanzaro si è dovuto arrendere per lâennesima volta. Partite in casa o fuori? Non conta. Il Catanzaro è terreno di conquista per chiunque e la musica con il passare del tempo, degli allenatori, delle vere o false epurazioniâ¦, non cambia, anziâ¦
Oltre al danno della sconfitta, ieri a Modena, in Tribuna qualche tifoso giallorosso presente ha potuto ammirare le risate serene e per nulla mascherate dei calciatori giallorossi che âriposavanoâ (o per meglio dire riposano di fatto dallâinizio del campionatoâ¦). Francamente non si capisce cosa ci sia da ridere in un momento così difficile (per non dire drammatico) per il Catanzaro. Non si capisce come ci si possa riconoscere il diritto di sorridere quando si è stati protagonisti di unâannata così devastantemente squallida. Gradiremmo che i giullari di tribuna ci informassero sullâoggetto delle burle domenicali, almeno farebbero ridere anche noi. Forse costoro hanno il diritto di allenarsi o di considerarsi calciatori del Catanzaro? Certamente! Nessuno ha âintercettatoâ⦠le barzellette, quindi meritano il giallorosso.
Mi permetto di lanciare alla società una proposta e invito tutti coloro che frequentano questo sito a sottoscriverla Sul forum: chiamate a giocare la squadra primavera e gente come Cunzi e Ottonello che farebbero carte false per giocare al posto dei cadaveri visti in campo. Farebbero peggio? Noi non lo crediamo, anche perché peggio di cosìâ¦. Togliete lo scudetto del Catanzaro dalle maglie impropriamente indossate dai vostri campioni da serie B. Restituiteci e quello che ancor più conta, RESTITUITEVI (!!!!!!!) un poâ di decoro e di dignità perché voi dirigenti li avete persi entrambe. Una mossa del genere mitigherebbe gli orrori che domenicalmente siamo costretti a sopportare e migliorerebbe la vostra immagine alla quale tenete così tanto ma che nei fatti fate poco o nulla per amministrare in maniera positiva.
Eâ una richiesta seria, visto che gli stipendiati da serie B che avete così fortemente voluto, siedono in Tribuna a ridere. Vergogna!
Programmare sin dâora è lâimperativo per la prossima stagione e non ci sono scuse. Che sia B o C1 poco importa. Lo ha dimostrato la programmazione fatta nel post-Acireale. Si era costruita per tempo una struttura per la C2 e poi la stessa vinse in C1 (checchè ne dica qualcunoâ¦).
Questâannata calcistica ha schiaffeggiato e in malo modo, tutti i saccenti che troppo frettolosamente avevano sentenziato lâinadeguatezza di gente che ora milita in formazioni di B e qualcuno (De Simone) rischia anche di andare in serie A! Non câè gente da C, da B o da A, cari Parente e Princi, câè solo gente motivata che sposa una causa o gente squallida che arriva in Via Lombardi per rimpinguare il proprio conto in banca.
Mi permetto di fare qualche nome di gente onesta del passato per dimostrare quanto dico: Sergio Di Corcia, Lugnan e Cuttone. Li ricordo a Fasano in un 2-2 sofferto ma importante durante lâannata malamente persa in finalissima contro il Sora. Il campo era pesantissimo, ma loro âvolavanoâ sul fango. Sembrava che per Lugnan e Sergio Di Corcia, il fatto di vincere fosse una questione di vita o di morte.
E lâanno del cambio di gestione societaria? Tutti videro quello che combinarono a Roma contro la Lodigiani persone come Ferrigno, Lo giudice ecc. ecc. Gente non pagata, che sullâorlo del fallimento mise il cuore in campo e in seguito si è distinta per acume e volontà anche in veste di dirigente (o consulente chiamatelo come volete, poco importa): Lo giudice: lo stesso che dopo la sconfitta contro il Sora fu lâunico ad avere il coraggio di comparire innanzi alle telecamere di RAI TRE⦠lo stesso che motivò un gruppo allo sbando durante la crisi societaria⦠lo stesso âconsulenteâ⦠di fiducia di Parente che ogni santa mattina si chiudeva a colloquio con il Presidente, regalandogli preziosi consigli⦠E Nicola Ascoli? Un esempio di fedeltà dimostrata con il silenzio, lâabnegazione e il massimo della professionalità . Sempre lì, senza fare rumore a sudare la maglia e a dare il massimo. Anche ieri lâunico vero pericolo è partito da una punizione da lui stesso calciata. Gente tosta caro il mio Princi, gente tosta e seria. Sono solo degli esempi e nulla più. Non sono le mie delle nostalgiche dietrologie, è solo che dal passato generalmente si colgono gli avvenimenti per non sposare lo stile dello “sbaglio cronico”
Cari i miei/nostri Presidentissimi muovetevi sin dâora. Tra un mese sarà già troppo tardi. Spogliatevi dalle vesti di DS e indossate soltanto quelle di dirigenti. Avete fallito malamente come DS. Avete smontato un giocattolo per ricostruirne uno mostruosamente orrendo. Iniziate subito a programmare. La cosa che fa più male è che questa retrocessione sarà anche la nostra che non la meritiamo affatto. Anzi si, altrimenti avremmo dovuto e potuto far pesare il nostro malcontento in modo diverso⦠Ma i Tifosi hanno fatto il proprio dovere e anche di più. La vostra assurda presunzione di tuttologi ci condannerà alla C1. Solo le teste pelate con la loro candidatura⦠, gli altrui fallimenti finanziari, la B a due gironiâ¦, lâennesima estate votata alla âpescaâ⦠e alle ansiose âtachicardieâ⦠sfogate qua e là tra infinite schede telefoniche consumate e cellulari roventi, potrebbero permetterci di rifrequentare la seconda serie il prossimo anno. Che squallore! E pensare che solo sbagliando un poâ di meno si sarebbero potuti fare miracoli.
A noi rimane e rimarrà sempre una incrollabile fede nel giallorosso che nessuno: né giocatori burloni e barzallettari, né dirigenti presuntuosi e sprovveduti (non si parla dellâaspetto economico ma di quello gestionale) potranno mai toglierci. Il suo nome è Catanzaro e pretendiamo un poâ più di rispetto please!
Ora ad attenderci le solite dichiarazioni della carta stampata e il solito vocabolario utilizzato in frangenti simili: auguriamo un pronto ritorno… se ci si fosse svegliati prima… in effetti la squadra inizia a giocare meglio con i giovani… qualcuno di loro potrebbe giocare il prossimo campionato… pacche sulle spalle… il prossimo allenatore sarà … il suo curriculum… potrebbero rientrare dai prestiti tizio caio e sempronio… la favorita per il prossimo campionato… ma non è solo una C1 è di più… ci sono squadre come ecc. ecc. ecc.
Vorremmo solo ritardare questi momenti e vedere scritti sulle magliette i nomi dei calciatori o consultare la pag. 209 e non la 215!!! Scusateci se chiediamo così tanto. Noi non lo lasceremo mai solo il nostro Catanzaro. Noi no! E se ci sarà da soffrire soffriremo come sappiamo fare, ma non veniteci a rinfacciare i vostri soldi, non è corretto. Sapete? Quelli si potrebbero sempre trovare, fidatevi! Altre cose… purtroppo no.
Forza Catanzaro, quello vero, che speriamo torni presto tra noi. Resisteremo sempre. Avanti Catanzaro!
Giuseppe Mangialavori