”La lotta alla ‘ndrangheta e alla criminalità organizzata più in generale, oltre ad essere un obbligo morale di chi governa la cosa pubblica, in una terra come la nostra, è un prerequisito per qualsiasi progetto che abbia come obiettivo il lavoro e lo sviluppo. La mia adesione all’invito di Adriana Musella, coordinatrice di ”Riferimenti”, è quindi piena e totale”. Lo ha detto Sergio Abramo, candidato del centrodestra alla presidenza della Giunta regionale della Calabria, rispondendo all’invito rivolto ai candidati presidenti da parte del vertice dell’organismo, da anni impegnato nella promozione della cultura della legalità .
”Del resto – ha proseguito Abramo – su questa linea mi sono impegnato concretamente, non solo come sindaco e, ancor prima, come membro della Giunta esecutiva di Confindunstria, ma anche come presidente dell’Anci, nella cui veste ho chiesto al ministro dell’Interno l’istituzione di una task force specifica, per contrastare la gravissima escalation di attentati e intimidazioni, di cui sono stati oggetto sindaci e amministratori comunali della nostra regione”. Anche perché spiega Abramo ”per realizzare un progetto di rinascita della Calabria il rifiuto dei voti della mafia è, lo ribadisco, una precondizione proprio per non alimentare con la politica un potere criminale che rappresenta un cancro per l’economia e per il progresso sociale e culturale della nostra regione”.
”Su chi governerà la Calabria nei prossimi anni, non dovranno esserci ombre di collusione con chi ne ostacola il cammino. La mia nuova Calabria – ha concluso Abramo – partirà dalla sicurezza per chi, qui da noi, vorrà vivere e produrre per creare lavoro. Non posso dunque che raccogliere con grande entusiasmo l’invito rivoltomi dal Coordinamento Nazionale Antimafia”.
Scrivi un commento
Devi essere loggato per pubblicare un commento.