Un
freddo San Valentino di 17 anni fa. Il âCeravoloâ
bolle come una pentola, pronto a esplodere. La partita
è stregata. Allâultimo minuto lâarbitro indica il dischetto:
è calcio di rigore per il Catanzaro. I
giocatori della Triestina non ci stanno. Protestano vibratamente. Il portiere Gandini viene espulso. Dopo tre
minuti di proteste, Palanca si aggiusta il pallone dagli undici metri. In porta
per gli alabardati ci va Massimo Costantini,
un terzino. Parte il mancino di Palanca. Costantini
è ovviamente battuto. Ma la palla si schianta
sul palo. Lâarbitro fischia la fine. Palanca esce in lacrime. Il Catanzaro pagherà quello 0-
lâultimo tram per la serie A. Un ricordo ancora vivido
nelle menti e nei cuori di tutti i tifosi giallo-rossi. Da cancellare
assolutamente domenica, in una sfida decisiva per le residue speranze del Catanzaro di rimanere attaccati a questa serie B appena
riconquistata. Una partita importante anche per
crisi di gioco e di risultati, risucchiata nella zona bassa della classifica.
IL CAMPIONATO â
difficile, sfruttando un telaio collaudato. Alla lunga, però, la perdita
di alcuni giocatori come Bega, Marianini
e di qualche giovane tornato nella squadra di appartenenza (Beati, Ferronetti, Aquilani), si è fatta sentire
notevolmente, causando un calo nella seconda parte del girone dâandata.
In questo momento la classifica è deficitaria. Cinque
punti nelle ultime otto partite, uno solo nelle ultime cinque gare (in casa col
Perugia). Strano anche il rapporto tra i
risultati ottenuti in casa e in trasferta: il bilancio è in perfetta
parità con tre vinte, altrettante pareggiate e
cinque perse.
âRoccoâ ha battuto â oltre ai pitagorici â solo il
Catanzaro e il Treviso (sempre a stento e di misura). I punti accumulati nella
prima parte della stagione stanno tenendo a galla una squadra in caduta libera,
contestata dai tifosi e incapace di reagire. Il
presidente Berti â al termine dellâultima gara persa in casa col Cesena â ha annunciato la sua volontà di
lasciare a fine stagione. Neanche il mercato ha portato buone novelle per i
tifosi alabardati. Gli unici colpi sono stati gli acquisti
di Fabio Macellari â ex Cagliari, Inter e Bologna, ormai da tempo sul viale del tramonto a
causa di un grave infortunio â e del ânostroâ Mauro Briano,
artefice della promozione dello scorso anno, ma
incapace di ripetersi tra i cadetti in questa stagione. Ufficializzato anche
lâarrivo di Marco Esposito dal Chievo. Sono
partiti, invece, Bianchi e Gimmelli. Sarebbe servito
qualche rinforzo in attacco, dove i vari Godeas, Moscardelli, Baù e Tulli non stanno rendendo secondo le aspettative,
ma non ci dovrebbero essere grosse novità in questo rush finale del
mercato.
SUL CAMPO â Tesser
ha confermato nel corso del campionato il modulo che aveva proiettato
scorsa stagione. Un 4-4-2 con il centrocampo a rombo, Parola
davanti alla difesa e Rigoni (o Nardi) nelle vesti di
rifinitore dietro le due punte. In porta il titolare è
Campagnolo. Davanti a lui agiscono da destra a sinistra Bruni,
Pecorari, Tarantino e Macellari. Macellari ha preso il posto di Bianchi. A centrocampo Briano si è
piazzato davanti alla difesa, con Parola e Princivalli
(o Lai) ai lati e Rigoni trequartista.
In attacco la coppia Godeas-Moscardelli non sta
brillando come lo scorso anno (solo 11 gol in due). In particolare, Moscardelli rischia il posto, incalzato da Baù e Tulli. In vista
della sfida con il Catanzaro, Tesser non ha
particolari problemi. Tutta la rosa è a disposizione, anche se Parola
è stato tenuto a riposo per una forte botta
alla tibia. Il tecnico alabardato potrebbe riservare
qualche sorpresa nel modulo scelto. Tesser sembra infatti
intenzionato a presentare una squadra senza fantasisti, vista anche la
disponibilità di Munari dopo
lâinfortunio. In questo caso rimarrebbero fuori Nardi e Rigoni, con Munari a destra e Princivalli a sinistra. Al centro Briano sarebbe affiancato
da Parola o da Lai, nel caso il primo desse forfait.
La difesa sarà la solita, mentre in attacco Baù
dovrebbe essere preferito al deludente Moscardelli per far coppia con Godeas.
Probabile
formazione (4-4-2): Campagnolo; Bruni, Pecorari, Tarantino, Macellari; Munari, Briano, Parola (Lai), Princivalli;
Godeas, Baù.
I PRECEDENTI â Sono nove i precedenti
tra le due squadre, tutti in serie B. Il bilancio è favorevole al Catanzaro con tre vittorie e cinque pareggi. Un solo
successo di misura per i triestini nella stagione â83-84. Tuttavia, per
trovare lâultima vittoria giallo-rossa bisogna risalire a più di
40 anni fa: 1-0 gol di Zavaglio. Le ultime tre sfide
si sono concluse in parità â compreso lo
storico 0-0 del 1988 â così come il primo precedente del 1960 (1-1
con il gol di Magistrelli, pareggiato da una prodezza
del giallo-rosso Florio). 10-8 per i Catanzaro il
conto dei gol.
LâANDATA â Dopo lâesordio vincente col Bari, il Catanzaro disputa la sua prima trasferta di serie B a
di distanza. Finisce con una vittoria di misura della Triestina, grazie a un gol di Pecorari al â24 minuto del primo tempo. Lâavvio
della gara è equilibrato con paio di occasioni
(una a testa) non sfruttate. Poi, proprio nel momento migliore per il Catanzaro,
che sfrutta una mischia in area e unâuscita sbagliata di Lafuenti per insaccare. Il Catanzaro
prende in mano la partita, ma Corona è in serata storta e divora un paio
di palle-gol clamorose (una a porta vuota). Nella ripresa il ritornello
è simile, con il Catanzaro in attacco e
contropiede. I giallo-rossi vanno ancora vicini al
pareggio anche se
Triestina
raddoppiare, soprattutto dopo lâinnesto di Vicari, Cammarata
e Leon che sbilanciano in avanti la squadra.
I TIFOSI â La tifoseria alabardata
sembra stufa dellâandamento del campionato. Ormai sul
piede di guerra anche gli UTS dopo gli ultimi risultati negativi. Il
pubblico è in calo: oltre ai 4.600 abbonati, la media dei paganti a
partita è scesa a 1.500 unità . Allâandata circa 7.000
spettatori, con 500 giallo-rossi al seguito. Nessuno
screzio tra le due tifoserie.
Ivan Pugliese
ivan@uscatanzaro.net