Tutti aspettavamo il match contro il Bari perché, come accade ormai da un mese a questa parte, volevamo avere un responso incontrovertibile sul futuro della nostra squadra del cuore. Un Catanzaro su cui ci si continua a dividere. Tra di noi câera persino chi, stufo della gestione Cagni, si augurava una sconfitta nel capoluogo pugliese per assistere al siluramento del tecnico bresciano. Alzi la mano chi può smentirci. Un’altra parte, per fortuna la più numerosa, sperava invece in una vittoria scaccia crisi dal momento che, ancora ha voglia di credere nel miracolo. Del resto, in caso di successo al âSan Nicolaâ, la sgangherata truppa giallorossa sarebbe arrivata a tre punti dalla zona play out e a quattro da un piazzamento che avrebbe momentaneamente assicurato la quota salvezza. Incredibile, ma vero. âScherziâ di un campionato strano e, spesso, dallâandamento indecifrabile. Purtroppo, però, è un ragionamento specioso considerato che il gol di Santoruvo, arrivato a una manciata di minuti dal triplice fischio dellâarbitro, ha mandato a carte quarantotto i piani di risalita. Allora, che fare? Il pareggio, al di là dei soliti discorsi del dopo partita, lo avevano gettonato in pochi, per non dire pochissimi. Sarebbe stato interlocutorio. E, in effetti, è così. Quindi, almeno per quanto ci riguarda, lâunica soluzione è prolungare lâattesa. Altro giro, altra corsa. In fin dei conti, non abbiamo alternative. Tanto, lâagognato verdetto prima o poi dovrà pur arrivare. Speriamo, naturalmente, che non sia quello peggiore. Intanto, però, meglio concentrarsi sul prossimo avversario. Stavolta, lâostacolo da superare si chiama Triestina e, inutile ribadirlo, non si può fallire. Per giunta, ci troveremo contro una squadra che alla seconda giornata ci defraudò, scippandoci lâintera posta in palio. Fu un autentico furto, in senso sportivo naturalmente, in grado di darci un primo assaggio delle amarezze che avremmo dovuto patire nel prosieguo. Come tutti ricordano, finì 1 a 0 per i giuliani. Lâunica cosa che ci deve interessarci è far bottino pieno.
Il programma della ventitreesima giornata si aprirà con il big match Empoli â Verona. Difficile prevedere chi la spunterà , perché entrambe hanno progetti ambiziosi anche se, ultimamente, gli scaligeri attraversano un momento di forma eccellente. In Salernitana â Ternana, curiosamente, si confronteranno una delle peggiori difese e uno dei peggiori attacchi. Comunque sia, ai campani sarà vietato sbagliare. Un paio di giorni dopo, scenderanno in campo tutte le altre. In Arezzo â Treviso saranno soprattutto gli ospiti a tenere al risultato visto che con una vittoria balzerebbero in zona play-off. Discorso opposto per Catanzaro â Triestina dove i tre punti valgono oro per ambedue le contendenti. Fermo restando che, per i giallorossi rappresentano ossigeno puro a cui âattaccarsiâ per continuare a sopravvivere, sperando in un futuro meno tribolato. Cesena â Crotone dirà se i pitagorici sono sulla via del recupero, che pare abbiano imboccato dallâarrivo di Agostinelli. In Modena â Albinoleffe chi vince si assicura, quantomeno, buone chance di occupare stabilmente un posto a centro classifica. Mica male. Perugia â Bari è uno di quei testa coda dallâesito apparentemente scontato. A Dionigi e company il compito di sovvertire il pronostico. Stessa cosa per Pescara â Genoa. Al Contrario, Torino â Ascoli sarà una sfida tutta da seguire. Chi se la dovesse aggiudicare può proporre la propria candidatura a insediare le battistrada. In Venezia â Piacenza gli emiliani avranno la possibilità di risalire la china, rimediando allâinatteso scivolone interno con il Pescara. Chiudiamo, infine, con Vicenza â Catania. Una gara che potremmo definire il âderby delle deluseâ. Chi dovesse perderlo, piomberebbe nei bassifondi della graduatoria.
Danilo Colacino