Nove mesi di serie B, comâè
lontana quella piovosa domenica di Ascoli Piceno, le
mie orecchie sentono in lontananza il chiasso festoso, era il giorno della cadetteria, di quel sogno che ci tutti insieme ci siamo
ripresi. Che splendida quella pioggia che ha portato via
tutti i cattivi pensieri. Scorre il tempo e questi ricordi diventano
sempre più sbiaditi, nove mesi vissuti pericolosamente, polemiche a non finire,
ambiente sullâorlo di una crisi di nervi e pentola che ribolle
ad ogni spiffero.
Lâaria diventa
subito viziata, ed ai primi risultati negativi tutto rischia di saltare.
Il risultato tecnico di oggi ci dice diciassette miseri punti racimolati in
ventuno giornate, venticinque calciatori impiegati e due allenatori a libro
paga.
Questa la fotografia di quello
che sta succedendo, errore dopo errore si è continuato a perseverare.
Dovâè finito lo spettacolare
entusiasmo che ci ha rilanciati un anno fa? Siamo
stati capaci a disperdere questo capitale di passione e di affetto?
Sarebbe lungo
elencare i veleni ed i fatti negativi di questi mesi, sarebbe un errore
continuare a guardarsi indietro ed a rimestare nel torbido.
Il Catanzaro
di oggi è questo, con questo gruppo di dirigenti, che sentono un poâ troppo la
pressione della piazza e si lasciano
andare a gesti ed a parole che poco si confanno con lâaplomb di qualche mese
fa, in cerca di una precisa identità . Una tifoseria
disorientata ed in cerca di falsi profeti, pronta a seguire il tribuno di turno.
Una squadra che annaspa e che affonda al primo colpo.
Ad oggi è inutile portare avanti
guerre di religione, ricordare meriti e distribuire demeriti, assegnare pagelle
o inviare ultimatum.
La tragica realtà ci dice che la
serie B ogni domenica si allontana sempre di più direttamente proporzionale al
carico di scorie che ogni gara si porta dietro.
Questa è la sintesi
degli ultimi mesi, oggi non è il momento di distribuire onoreficenze e nemmeno quello di fare processi e giudicare.
Assistiamo impotenti in questi
giorni ad uno stillicidio impressionante di comunicati stampa, di lettere più o
meno garbate, di litigi da comari e di ricette da reality
show.
Questo mio vuole essere solo un
modesto contributo a rasserenare gli animi, un tentativo, un appello per il Catanzaro.
Vogliamo salvare la B? Vogliamo
tenerci stretta questa categoria? Vogliamo mettere da parte tutti quanti lâascia
di guerra?
Chi guida la barca giallorossa deve immediatamente ritrovare la serenità , la
calma e la tranquillità di un tempo, âqualcunoâ deve essere capace di far
rinascere quello spirito che due anni fa lo portò alla guida del Catanzaro
1929, chi tiene poi le redini del comando deve rimodulare
nel breve e nel medio il âProgetto Catanzaroâ. Troppo importante è il risultato
da raggiungere, impossibile pretendere di farlo da soli senza lâapporto di
tutte le componenti del âgiocattoloâ Catanzaro.
Finiamola con questo tutti contro tutti, i calciatori facciano il loro dovere,
lo staff tecnico altrettanto, la società pensi a gestire la situazione di crisi
e stia certa che la tifoseria non mollerà mai.
Avanti Mio
Catanzaro, lotta e risorgi contro Tutti!!!!
Gennaro Maria
Amoruso
Sanguins Effusione
Â
Â
Â