Bar Mangialavori

Umiliati, derisi e offesi

Due punti in otto gare e otto gol subiti in due partite.
Le vergognose parole di Princi
di Giuseppe Mangialavori

Mai l’U.S. Catanzaro 1929 nella Sua Storia è stato umiliato, deriso e offeso come il 16 gennaio 2005 che resterà nella storia della gloriosa Società giallorosa come la più triste e buia pagina (Cagni e attuale società permettendo). La gara non merita un commento ma non meritano un commento soprattutto le dichiarazioni del dirigente Princi che, rivolgendosi alla tifoseria ha proferito le testuali parole:” Se volete, potete fare a meno di venire a Bari” (ci sono i testimoni).

Rassicura il dirigente giallorosso per primo il sottoscritto che da anni e anni aspettava che il Catanzaro giocasse al San Nicola, ma di certo non avrà intenzione di subire l’ennesima umiliazione. Otto gol subiti in due sole gare e due punti in otto partite. Questo è il bottino di Gigi Cagni. Mai in serie B il Catanzaro aveva subito quattro gol tra le mura amiche, in quello Stadio di nome Nicola Ceravolo di cui nessuno dei facenti parte della dirigenza ad oggi dimostra di essere degno successore. Il Sig. Princi si è permesso davanti a testimoni di invitare quei tifosi che nonostante tutto hanno popolato gli spalti del Nicola Ceravolo, a disertare la trasferta di Bari al grido di “Cagni o morte” o se preferite “se se ne va Cagni, me ne vado pure io”. Riunioni, conferenze stampa, pagliacciate degne del peggiore commediografo.

In tutto questo la responsabilità non è da addebitarsi soltanto all’ossìmoro vivente, al peggiore allenatore della storia dell’Uesse: Gigi Cagni (i numeri sono numeri) ma soprattutto ad una dirigenza che non dirige proprio nulla e si bea dei pochi giornalai mandolinari (con tutto il rispetto per la categoria) rimasti a propria disposizione… Noi siamo gente libera e onesta e le poche “transenne” che tenevano a freno il sottoscritto, sono andate distrutte.

Ma come è possibile che nonostante i rinforzi, nonostante la cosiddetta epurazione con “Aventino” annesso per gli allenamenti, nonostante le stupide teorie filosofiche di Soloni improvvisatisi tali che tentano invano di tenere a bada il fisiologico scontento facendo analisi dietrologiche che non giustificano nessuno e nulla, dicevo, come mai Cagni resta al suo posto?

L’ultima sconfitta per 1-4 del Catanzaro in casa fu contro il Fasano in C2 (il Catanzaro prima di ieri non aveva mai perso in casa per 1-4 in serie B o in serie A). Accadde solo in serie C2. Nel Catanzaro di allora in panchina sedeva un altro “Professore”! : il Professor Specchia. Il paragone con Morgia non regge. Molto meglio i baffi del tecnico romano!

Le soluzioni a questo sfascio? La squadra respinge le dimissioni dell’allenatore? E la società? Dove sta? Sarei ansioso di chiederlo ai neo direttori sportivi che stanno conducendo per mano l’Uesse Catanzaro in serie C (nuovi debiti contratti permettendo…).

E pensare che c’è anche gente che ancora continua nel patologico intento di giustificare, ragionare, commentare. La cruda realtà è così lampante e il caos che l’ha partorita così altrettanto, che sottolinearla significherebbe perdere tempo. Come il tempo prezioso che sta perdendo il Catanzaro e senza giustificazione alcuna. Si dice che perseverare nell’errore sia diabolico. E allora è urgente stipulare un contratto con il migliore esorcista in circolazione. L’Uesse Catanzaro e i cervelli che lo governano ne hanno urgente bisogno.

L’errore/orrore dell’assenza di un vero Direttore Sportivo continua a gravare sull’Uesse, l’errore/orrore del neonato bipartitismo made in Catanzaro dei bragliani o dei cagniani continua a mietere vittime. Ma soprattutto l’errore/orrore dei cosiddetti rinforzi giunti (in prestito…) a Catanzaro per dimostrare che la campagna rafforzamento c’è stata…

E’ lo stesso atteggiamento di un pessimo pasticcere che si adopera a ricoprire di panna montata un pessimo dolce. Tutta apparenza, tutti nomi e giovani spediti da mittenti che non si priverebbero di certo di veri calciatori, ma delle seconde linee che facevano panchina nelle proprie giovanili. E sono questi i giocatori che dovrebbero garantire la salvezza al Catanzaro? Rifiuti su rifiuti, errori su errori, epurazione su epurazione, ma non arriva mai una fine a tutto ciò.

Pasquale Lo giudice? A casa! Il preparatore atletico Musa? Di fatto esautorato (Cagni sa fare tutto lui)! Direttore Sportivo? Nulla (anzi due!). La “vecchia guardia? Solo traditori! I premi promozione promessi sono stati poi corrisposti? Mha! E i nuovi? S’è visto da qualche partita a questa parte…!

Il silenzio stampa (peraltro pessimamente attuato) di ieri suona da ennesima beffa. I sorrisi del profeta Cagni, sembrano dire:” vi potete ammazzare, ma io resto qui e faccio – o ancora peggio- dico quello che voglio!”. E tutto ciò genera violenza. Quella violenza che attua chi detiene con arroganza (e ancor peggio solo con i propri soldi) il potere, lo sottolinea al prossimo dicendogli:” Così è e te lo tieni perché qui comando io”, o, ancora peggio, :” se volete potete fare a meno di venire a Bari”.

La violenza è anche bersagliare con bottigliette un poveraccio (si fa per dire) che siede in panchina, ma bisognerebbe anche vedere da cosa viene generata tale violenza che in quanto tale, non è di certo autoctona (si specifica che sia la violenza verbale che quella fisica sono esternazioni da condannare e oltretutto ingiustificabili, si specifica ciò onde evitare errate interpretazioni del sopra citato concetto di input autoctono della violenza).

Il sottoscritto, come tutta la nobile tifoseria dell’Uesse, pretende delle scuse ufficiali da chi forse non ha contezza di chi sia stato un certo Nicola Ceravolo.
I soldi si trovano sempre, si fidi Sig. Princi , la nobiltà d’animo e l’educazione, no. Fanno parte del patrimonio culturale e di vita di un soggetto. Siamo certi della involontarietà del suo dire, e pertanto, pretendiamo le sue scuse. Magari le faccia insieme al Presidente Parente con una delle tanto da Voi amate conferenze stampa, che ultimamente vanno tanto di moda nel Capoluogo di Regione.

E noi? Noi ci sentiamo impotenti a tutto ciò. Un’impotenza che non è figlia della rassegnazione , ma della constatazione che solo un miracolo potrà salvare il Catanzaro dal baratro. Le soluzioni? Il ritorno di Braglia? Un altro allenatore? Un nuovo (perché nell’Uesse ne abbiamo due!) Direttore Sportivo? Ma Cagni avrebbe dovuto avere il buon gusto e la dignità di farsi da parte nonostante i suoi innumerevoli (?) estimatori.

Ma la tanto preziosa virtù, la dignità appunto, chi non la possiede non se la può inventare . Noi non la perderemo mai, noi staremo sempre al fianco del nostro Catanzaro, nonostante i suoi infelicissimi inviti Sig. Princi. Io sarò al San Nicola, ma non avrò di certo il dispiacere di fare la Sua conoscenza diretta (a meno che Lei non faccia ammenda e chieda pubblicamente scusa a tutta la nobile Tifoseria Giallorossa).

Noi siamo il Catanzaro e nessuno potrà mai scippare il nostro grande Amore. Resistiamo uniti. (Nonostante tutto) Avanti Catanzaro!

Giuseppe Mangialavori

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Giuseppe Mangialavori

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