Nessuno eâ indispensabile tutti sono utili, eâ cosi in ogni società che si rispetti se essa eâ strutturata con dei centri di responsabilità appropriati che si assumono meriti e colpe inerenti le funzioni specifiche che svolgono. Un elemento necessario ma non sufficiente per raggiungere uno scopo con la pianificazione eâ quello di mettere gente competente nei ruoli chiave. In ogni società sportiva ben strutturata, esiste almeno un uomo competente che dirige sulla scelta dei calciatori e li valuta sia dal punto di vista tecnico che umano.
Dai dati di fatto scaturiti dalla classifica della serie B, fino a qui, Parente e Princi hanno dimostrato che loro non possono svolgere costruttivamente questo compito. Per merito/colpa degli acquisti fatti in estate ci troviamo in zona serie C. Questo indipendentemente dalla loro indiscutibile buona fede e dal loro impegno che tutti gli riconosciamo.
Nella prima settimana di ottobre alla trasmissione Radio Forum, alle domande sulla possibilità di considerare alcuni calciatori incedibili, e di valutare la necessitaâ di assumere un DS di ruolo, che svolgesse i compiti che erano stati svolti egregiamente da Pasquale Logiudice in passato; Princi a nome della società rispondeva che ogni offerta che fosse pervenuta in sede era valutabile qualora avesse portato benefici alla società . Nella stessa sede lâazionista giallorosso dichiarava: âper questo campionato il ruolo di direttore sportivo non verrà ricoperto da alcuna persona e in ambito di mercato le decisioni le prenderemo Parente ed io, di comune accordo. La posizione di Logiudice verrà esaminata in settimana, mentre per quanto riguarda Ferrigno, Gentili e Pastore, la società potrebbe privarsi dei treâ.
In base alle ultime dichiarazioni degli stessi Princi e Parente, le scelte inerenti i rinforzi verranno eseguite sulla base delle indicazioni dellâallenatore Gigi Cagni.
Di fatto, Parente, Princi e Cagni assumendosi le responsabilità , sulle scelte umane/tecnico sportive degli uomini da portare a Catanzaro, si ritagliano un ruolo che fino a qui non gli eâ mai calzato a pennello, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Cagni, con le sue dichiarazioni iniziali via via ârimisurateâ a puntino, dopo ogni magra figura dei suoi, ha dimostrato di non aver assolutamente in mano lo spogliatoio, ne dal punto di vista sportivo ne umano.
Il suo fallimento, fino a qui, eâ testimoniato dai risultati. Questo naturalmente non vuol dire che lo stesso non possa porre rimedio con una adeguata campagna acquisti e riprendere la situazione in mano, quindi non ci sembra il caso di condannare Cagni definitivamente, anzi permetteteci di incitarlo e sostenere anche la società affinche’ possa fare meglio.
In definitiva ne Princi ne Cagni ne Parente attualmente hanno un reale termometro dello stato febbricitante degli uomini in giallorosso. Di certo se le nostre âsignorineâ in casacca giallorosssa avessero giocato con il dovuto impegno professionale, non saremmo arrivati a questo punto.
Le colpe dello stato attuale sono di tutti, società in primis, calciatori e tecnico a seguire. Il titolo di questo pezzo, preso in prestito da uno striscione del QSC, riassume la situazione attuale in modo civile coinciso e tagliente.
Le dichiarazioni di circostanza secondo cui tutti (Cagni, Parente e Princi), hanno il controllo dello spogliatoio, per ora non ci convincono, e le prove sono sotto gli occhi di tutti.
Le ultime affermazioni di Parente sono di ieri: “avevamo bisogno di sei mesi di apprendistato per arrivare a gennaio, per capire di cosa aveva bisogno la squadra per centrare la salvezza… Il valore dei giocatori si vede solo sul campo e non sul curriculum”. Questo conferma che nemmeno loro sapevano quello che hanno comperato in estate, e che serve piu’ esperienza in questi ruoli chiave.
Speriamo che la conferenza stampa di oggi non mettano un vestito nuovo a parole di circostanza già dette, ripetute e superate dai crudi dati di fatto che le hanno annichilite. Signori aprite gli occhi siamo alle porte della serie C.
Da tifosi delle Aquile ci auguriamo che i tre Parente Princi e Cagni possano fare di meglio in futuro, e salvino questa serie B conquistata con i denti. Se ci riescono saremo i primi a ringraziarli ed a rendergli merito per le correzioni che avranno saputo fare in corsa. La nostra preghiera rimane la stessa:
Per il bene delle Aquile, sappiate imparare dagli errori commessi, la storia del Catanzaro eâ piena di errori perseverati nel tempo e di critiche di scherno verso coloro che civilmente lo facevano notare.
D.P.