ARTE
VISIVA
ovvero:
lâevoluzione del Pensiero e la Sua divulgazione nel Tempo e
nello Spazio.
LâArchetipo di qualsivoglia
espressione artistica è, senzâaltro, lâarte
visiva.
Molte, importantissime , le
testimonianze della capacità di guardare, osservare,
riflettere, riprodurre.
Il luogo ?, lâhabitat scelto
dallâHomo Sapiens, ovvero le grotte, il, non ancora, deserto
del Sahara.
Il Tempo vorticosamente va; i mosaici,
le pareti della Domus, le Tele, divengono i medium del pensiero.
I metodi si diversificano, le Tecniche
rendono il pensiero più divulgativo.
Le sculture più o meno
plastiche fanno, spesso,da supporto ad unâarte
significativamente comunicativa: Il Teatro.
Le scoperte, la scienza, sollecitano
metodi diversi di realizzazione per il fil rouge
determinante il quotidiano; ed ecco il
Cinema e con esso ancora i manifesti che sono la
rappresentazione più immediata dellâesigenza prima
dellâUomo : quella di comunicare non solo sensazioni o
motivazioni socio-culturali ma , anche, scelte sociali che evolvono
lâesistenza.
Arte recente, quella cinematografica;
si potrebbe considerare la sintesi di molte arti, pregna di una
funzione ben precisa: quella di far meditare sulle problematiche
sociali.
Non sempre tale arte, strettamente
simbiotica con la splendida arte musicale, viene valorizzata nella
sua interezza.
Eppure educa, diverte, come e più
delle altre forme rappresentative.
Tali realtà sono ampiamente
descritte ne la âMetafora della Visioneâ opera di Andrea
La Porta che, con linguaggio deciso ma non arido, illustra
lâevoluzione della esigenza prima dellâUmanità :
il Comunicare.
E, tale realtà , è
descritta in modo chiaro, analizzando le empatie fra le arti, che
altro non sono che aspetti diversi che dal Neolitico accompagnano il
risultato dellâEvoluzione e che âcostringonoâ a
ricerche sempre più profonde.
La mente va, dai fratelli Lumière
a Charlie Chaplin, ad Andy Warholâ¦..
Si percorrono i sentieri tracciati
dalla penna dellâautore; si viene condotti per mano da un
linguaggio descrittivo, avvolgente.
Il Tempo, gli Eventi, i Pensieri
scorrono nella mente e nel cuore del lettore che diviene protagonista
della Storia.
Le immagini lo avvolgono, il bianco e
nero evidenziano i contrasti, sottolineando le eguaglianze e
consegnano la Storia della comunicazione ad un lettore sempre più
affascinato.
E si comprende, attraverso tale
lettura, come lâUomo del Terzo millennio, apparentemente
autosufficiente, è ancora sulla strada infinita del comunicare
il proprio essere, per condividere con i suoi simili, i dubbi, le
paure, le certezze, le speranze.
Raffinata ed esaustiva, la ricerca
delle immagini, che sia un manifesto dei Beatles, Music â Video
â espressione di sperimentazione visiva od una struttura
matematica rielaborata al computer ( solo apparentemente estranea
allâesistenza umana), la sofisticata analisi di una
inquadratura o di un âLapisâ che emana misterica
forza centripeta, si comprende â vieppiù â il
complesso percorso del sociale che, ab imis , ha i tormenti, i
quesiti che dal profondo emergono nel singolo individuo.
Chi si avvicina a tale significativo
lavoro di ricerca dellâIo sociale, ne comprenderà a
pieno i sentieri tortuosi che si sono dipanati nel Tempo, grazie,
anche, alla lettura dei dialoghi del convegno ed alle biofilmografie.
Si evidenzia come la narrazione
dellâesistenza riportata su tela, impressionata su lastra
fotografica o rielaborata al computer fanno comprendere le
motivazioni dellâagire, attraverso il Tempo che il singolo pone
in essere nel Suo quotidiano in simbiosi od in antitesi con il
sociale.
La Comunicazione è il fine
primo dellâEssere ed Andrea ne sottolinea tale importanza con
eleganza e profonda conoscenza.
Per C.N.N. Carolina
Benincasa