Si riparte da
Empoli, si riprende il cammino in Serie B dopo una sconfitta, in casa
della prima della classe. Fino a qui nulla da eccepire, gli elementi per un
risultato negativo, sulla carta, câerano tutti. Invece la
tappa in Toscana è la riprova che qualcosa non va e che servono adeguati
correttivi nel breve periodo.
La tifoseria più attenta comincia
ad essere moderatamente preoccupata, non solo per la classifica dei giallorossi, ma per una serie di âcoseâ che certamente lâangosciano.
Siamo giunti alla quindicesima gara
di campionato, un bilancio e soprattutto unâindicazione su quelle che saranno le
prospettive del Catanzaro appare dâobbligo.
Il nostro amore per le Aquile non
conosce confini, il nostro sentimento non ha soste e vediamo le vicende del
Magico con molta passione.
Stavolta le mezze misure non
servono e queste mie righe hanno diversi destinatari, i quali nelle debite
proporzioni possono influire in un modo o in un altro sulle sorti della
squadra.
In primis lâUnione Sportiva Catanzaro SpA., la nostra gratitudine per le promozioni ottenute non ha
limiti, il ringraziamento per la Serie B neanche, però in questo momento siamo
giunti ad un bivio.
Innanzi tutto
la deficitaria classifica ha appalesato e
sottolineato i limiti tecnici di questo complesso, le ragioni di questa
situazione sono varie, dal cambio di strategia operato a luglio (anche per
lâingresso dei nuovi capitali), allâassemblamento
della rosa, al cambio tecnico e ad una serie di circostanze tra le quali
lâinfortunio dellâuomo più rappresentativo.
Nessuno di questi vuole essere un
capo dâaccusa o un alibi per i nostri dirigenti. Il nostro forte desiderio è di
tenerci stretta questa serie B, di fare tutto quello che è nelle nostre
possibilità per non vederla sfumare. Crediamo nella buona fede e probabilmente in
questi mesi sono stati commessi errori di valutazione e di prospettiva. Oggi
questi errori possono essere corretti e possono garantire al
Catanzaro molte armi in più in vista di una lunga lotta per la salvezza.
Gennaio è alle porte e con esse il calciomercato, lâunica
occasione, da qui a giugno, per sistemare lâassetto tecnico. Premessa
necessaria ed aspetto nodale del tutto è lâindividuazione di una figura che svolga i compiti di gestione di questa importante campagna
acquisti. Eâ parimenti chiaro che questo responsabile si assumerà lâonere e
lâonore di portarla avanti insieme alle indicazioni del tecnico ed alla disponibilitÃ
finanziaria della società . A mio modesto avviso questa persona non può essere
né il Presidente e neanche un Dirigente, a livello di tornei professionistici deve
essere solo ed esclusivamente un addetto ai lavori. Questi dovrà portare al più
presto in organico elementi di provata capacità e di
indubbie qualità morali, pronti a mettersi al servizio della causa giallorossa.
Lo ripeto, Gennaio è un occasione unica per rimediare a quelli che, probabilmente,
sono stati errori dettati dal troppo entusiasmo, dallo scotto che pagano i
neofiti e da tante altre cose.
Se ci sarà da bussare a casa di
qualche âgrandeâ per ottenere qualche ragazzo in prestito, io non mi tirerei
indietro, un posto vale lâaltro purché gli acquisti siano
un valore aggiunto, per il resto il più bel kilometro
dâItalia lo lascerei a romantiche passeggiate.
Un attenzione
particolare la concentrerei sul settore giovanile, i soldi che investi
sui giovani non sono mai denari buttati al vento, ci sono tanti ragazzi in giro
per la Calabria che farebbero carte false per indossare la casacca giallorossa, in futuro qualche patema in meno potremmo
averlo grazie ad un fiorente vivaio.
Capitolo calciatori, quando le
cose non vanno per il meglio anche la mente non gira e non ti aiuta a supplire
a quelli che possono essere i limiti che hai. Al Catanzaro
manca tanta personalità , soprattutto fuori casa. Vi siete mai chiesti come mai
abbiamo racimolato solo un punticino lontano dal Ceravolo, per di più sullâonda lunga del cambio tecnico? Le
Aquile sono una neopromossa, che dovrebbe fare
dellâarma dellâentusiasmo quel quid
in più per affrontare il torneo di B, ed invece lontano dalle mura amiche si dimenticano
gli âattributiâ ed ultimamente si perde anche la faccia. A mio modesto parere i
nostri ragazzi dovrebbero, soprattutto fuori casa mettere il cuore oltre
allâostacolo. Questi ragazzi non sono vuoti a perdere ed hanno bisogno di tutti
noi. Nessuno vieta ai tifosi, dopo gli allenamenti, di dire qualche parolina
âdâincitamentoâ, ma cerchiamo di essere chiari e convincenti,
soprattutto senza trascendere.
Un ultimo
pensierino ai tifosi, vade retro chi contesta per il gusto di
contestare, chi già immagina una nuova gita a Lanciano o chi disintegra un
calciatore al primo tocco.
La maggior parte del pubblico non
è così, continuiamo ad essere dodicesimo.
Da sempre lâunità di intenti porta a raggiungere, dopo un arduo cammino, risultati
difficili. Allo stadio si va per tifare, per sostenere il
Catanzaro, per dare una mano a questa squadra ed alla sua dirigenza. A questâultima i tifosi non possono far altro che chiedere ulteriore chiarezza.
Convincersi che lâobiettivo è la
salvezza ed individuare un addetto ai lavori che sia il responsabile della
campagna acquisti, queste sono le priorità a breve, anzi brevissimo termine.
Dicembre sarà un mese âcaldoâ ed
in tal senso, non disperdiamo le energie in sciocchezze, aiutiamoci
a superare quegli ostacoli che si chiamano Perugia,
Torino e Treviso.
Avanti Catanzaro!
Gennaro Maria Amoruso
Chi volesse
suggerirmi argomenti, segnalarmi temi o dissentire sulle mie parole può farlo
allâindirizzo:
gennaro@uscatanzaro.net