Io dico seguitando

L’ora del Tè ed i torroni fuori stagione…o quasi?

RuBrica del martedì curata da Gennaro Maria Amoruso

Cari amici e gentili tifosi riprendiamo il cammino con la rubrica “Io dico seguitando”
dopo qualche settimana di stop forzato.

Stranamente le sensazioni del
dopo gara contro l’Arezzo sono molto più forti di
quelle del post Waterloo…pardon Vicenza. Il fastidio e l’irritazione è tale da
crearmi imbarazzo nel descrivere alcune di situazioni verificatesi domenica
allo Stadio Nicola Ceravolo.

Iniziamo ad esaminarle ed a
discettare su di esse.

Premesso che
persino nell’ordinamento comunitario è ampiamente prevista la libertà di
circolazione delle persone, credo che per alcuni spettatori questo diritto vada
negato in occasione delle gare interne dei giallorossi
.
Sapete bene cos’hanno fatto alcuni pseudo
paganti ieri allo Stadio? Conoscete il crimine infamante di cui si sono
macchiati questi tizi? Ebbene potremmo definirlo come
un esempio di Lesa Maesta, un atto grave che merita
una punizione esemplare.

Facezie a parte, domenica si sono
visti diversi soggetti abbandonare lo stadio prima
della fine della gara, quando ancora il Nostro Catanzaro
lottava per raggiungere il pareggio. Cosa succede sui
tre colli? C’è gente in preda ad improvvisi bisogni fisiologici? Oppure è stata esportata la tradizione inglese del tea time
alle cinque? Vergognatevi e poi spiegatemi cosa serve andare allo stadio ed abbandonarlo
nel momento del bisogno? Siete padri di famiglia? Ebbene immaginate di lasciare
il vostro piccolo in mezzo ad una strada mentre questo ha la febbre alta, il
Vostro tifo poteva essere l’aspirina per far rinsavire un Catanzaro con tanta febbre ed invece….voi, vigliaccamente
a casa, lasciando il malato al suo destino. Un consiglio per
la prossima volta, babbucce e Mara Venier per favore.

Meno male che la maggior parte
del Popolo non conosce gesti del genere, nemmeno li crede possibili. Durante la gara la
Curva, quel Cuore pulsante intitolato a Massimo Capraro
non ha mai cessato di battere, di incitare la Maglia, di sostenere e supportare
il Catanzaro. Il pareggio
preso per i capelli è anche della Curva.

Scusate lo sfogo, ma credo che in
tantissimi, soprattutto coloro che fanno sacrifici di
ogni genere per le Aquile, si saranno sentiti offesi dall’abbandono di questi pseudo spettatori.

Diverso è un altro “vizio”
tipicamente catanzarese, quello del fischio preventivo ai propri calciatori,
alcuni giocatori, anche a causa di prestazioni poco felici, non sono per niente
entrati nel cuore dei tifosi, ed allora ecco che piovono le condanne, dal
Tribunale dei Distinti alla Corte d’Appello delle Tribune è un susseguirsi di
giudizi rapidi che farebbero impallidire l’efficienza della giustizia richiesta
dal Ministro Castelli. Ebbene
esiste la sacrosanta libertà di critica e di giudizio, ma cerchiamo di usarla
nel migliore dei modi, Sosteniamoli sempre ed eventualmente a fine gara e
durante la settimana giudichiamoli severamente.

Altra nota negativa ci arriva
dalla comitiva aretina, prima l’agguerrita pattuglia di sostenitori lascia lo
stadio a venti minuti dalla fine, rendendo inutile migliaia
di km percorsi, di solito non guardo nel prato del vicino, ma apprezzo questa
mentalità. Poi, a fine gara l’allenatore in seconda dei toscani, un mister di
chiare origini alto atesine e con passaporto
austro-ungarico in tasca si mette a dialogare con i Distinti, dedicando agli
accademici della crusca del settore più intellettuale dello stadio epiteti del
tipo “Terroni”, “Morti di fame”. Premesso che servirebbe un articolo intero a
spiegare la genesi di entrambe le affermazioni, mi
domando e dico, come mai il signor Mezzini (o era Vanoli), si è prodotto in questo squallido spettacolo, non si vergogna per
quello che ha fatto, si rende conto che ha insultato un intero Popolo? E’consapevole di ciò che andava a dire, forse il nostro
gustoso cibo gli aveva creato problemi digestivi oppure gli effluvi del nostro rinomato
vinello gli avevano annebbiato le facoltà …? Sulla questione lunedi sera in radio
si è fatta avanti una ipotesi, il citato tecnico avrà
detto: “Avete fame? Volete torroni?” Certamente riferendosi al prossimo Natale
ed al prodotto confezionato in quel di Bagnara
Calabra. Mah!!!

Dopo una breve rassegna delle
note stonate passiamo a vedere quello che di buono c’è
stato ieri, lasciando chiaramente perdere l’aspetto tecnico.

Prima della gara hanno fatto
capolino al Nicola Ceravolo Ivano Pastore e Fabrizio
Ferrigno, i due sono stati accolti da sinceri ed appassionati applausi, ieri
non abbiamo plaudito al gesto atletico del calciatore,
ma abbiamo battuto le mani agli uomini, a due ragazzi (tre con Gentili n.d.r.) che pagano per un castello di carte. Ferrigno mi ha
candidamente dichiarato che le emozioni di ieri sono state superiori alla gioia
seguita all’eurogoal contro la Sambenedettese.
Questo dovuto tributo non è altro che la premessa ad un probabile reintegro di
questi calciatori.

Altra nota di merito la diamo a Mario Alfieri, calciatore talentuoso
e discusso dalla platea catanzarese, ieri ha preso quella palla e con gran
coraggio ha realizzato un rigore che a fine campionato potrebbe rivelarsi
decisivo, così come lo sono state le sue reti all’Andria
due anni fa, ed al Crotone la scorsa stagione. Qualche simpatico buontempone
ironizza sulla casacca di Alfieri e sul fatto che sia
mai sudata, ieri il Nostro ha avuto una freddezza chirurgica con la quale ha,
per ora, rivitalizzato il Catanzaro,
 questa dote solo un Uomo Vero la può
avere.

La chiacchiera Amici Miei si
allunga, ma qualche altro sassolino me lo voglio togliere raccontandovi una
storiella senza neminen ledere: un maestro di scuola ti
fa vincere un campionato, un professore di Liceo lo sostituisce nell’insegnare
calcio, il docente in questione deve avere bene in mente che l’uditorio è fatto
di gente che ha visto la serie A, pardon ….l’Università e che non ha davanti
una scuola del continente nero (con tutto il rispetto per i
questa gente
). Intelligenti pauca!!!

Un saluto a chi
non c’è più, ovvero a Mister Umberto Mannocci, uomo
d’altri tempi e tecnico di Massimo Palanca in quel di Frosinone
. Questo anziano
signore grande intenditore di vini e di calciatori si illuminava
al nome di O’Rey, si accendeva di ricordi e ricordava
con ammirazione il giovane marchigiano. Ciao Mister!

Dalla tristezza ad un sincero ringraziamento
al “Gruppo Cavita – solo e sempre Catanzaro“, ieri sera primo club ospite del RadioForum, questi ragazzi sono un esempio di passione e di attaccamento viscerale alle Aquile. Grazie per la vostra
partecipazione e per le emozioni che mi avete trasmesso.

Altro ringraziamento lo tributiamo al calcio
moderno che ci regala questo venerdì sera alle porte di Firenze, mortificando
le aspettative dei fiorentini giallorossi
ed impedendo l’ennesima trasferta ai più volenterosi. Ad Empoli ci saremo, al
fianco delle Aquile a dispetto di chi spera in goleade
avversarie ed in sconfitte da pallottoliere. Questa squadra non è il Brasile,
ma l’impegno lo deve mettere sempre, con il cuore oltre l’ostacolo Avanti Catanzaro!!!

Gennaro Maria Amoruso

Chi volesse suggerirmi argomenti, segnalarmi temi o
dissentire sulle mie parole può farlo all’indirizzo:
gennaro@uscatanzaro.net

Autore

Redazione

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