”Una legge contro i soprusi e le molestie morali nei luoghi di lavoro”: è il tema di un convegno, organizzato, per venerdì prossimo, ore 16.30, nella sala del consiglio comunale di Soverato, in provincia di Catanzaro, dal gruppo del Nuovo Psi in seno al consiglio regionale della Calabria. Ad introdurre i lavori del convegno, sarà Francesco Galati, presidente del gruppo Nuovo Psi in consiglio regionale e promotore di una specifica proposta di legge regionale. Sono previsti gli interventi di Antonio Viscomi, ordinario di diritto del lavoro all’Università ”Magna Graecia” di Catanzaro, Maria Teresa Laino, responsabile della scuola romana di psicologia familiare sezione di Crotone e Vincenzo Galati, giudice del lavoro al Tribunale di Catanzaro. Relazioneranno
anche il segretario regionale della Uil, Roberto Castagna e l’assessore regionale alla sanità , Gianfranco Luzzo.
Sarà infine l’assessore regionale alla pubblica istruzione,
Saverio Zavettieri, a concludere i lavori del convegno. La legge
proposta da Galati, prevede, tra l’altro, l’istituzione, presso
l’assessorato al lavoro, di un osservatorio regionale per il
rilevamento del mobbing e di centri anti-mobbing presso le Asl, e
stabilisce, altresì, compiti ed iniziative degli Enti Locali. Secondo alcune ricerche, il fenomeno del terrore
psicologico esercitato sul posto di lavoro, attraverso attacchi ripetuti da parte di colleghi o dei datori di lavoro, è in crescente aumento (in Italia le vittime del mobbing sono il 4,2% dei
lavoratori). Dalla semplice emarginazione, alla diffusione di
maldicenze e critiche; dalla sistematica persecuzione,
all’assegnazione di compiti dequalificanti con relativa compromissione
dell’immagine sociale del mobbizzato, il terrorismo psicologico può
arrivare fino alle forme estreme del sabotaggio del lavoro e alle
azioni illegali.
In alcuni casi, per il mobbizzato, le conseguenze sono: disturbi
psicosomatici, depressione fino all’invalidità psicologica, tanto che la giurisprudenza più accreditata li inserisce nel novero delle
malattie professionali e degli infortuni sul lavoro. Le statistiche,
in specie quelle condotte all’estero, confermano come rilevanti siano
le ripercussioni del mobbing sulla collettività , in termini di costi
sociali ed economici (come il calo significativo della produttivitÃ
dei reparti delle Aziende in cui operano i lavoratori mobbizzati; il
pagamento a carico delle Aziende dei periodi di malattia dei
mobbizzati; il fenomeno del prepensionamento). (CNN 17.11.2004)