CESENA- Altra sconfitta esterna per il Catanzaro, che perde a Cesena per due a uno, con i gol dei padroni di casa che sono scaturiti da due grossolani errori di Briano e di Manitta (sul secondo gol complice anche la difesa giallorossa, che si è fatta trovare impreparata su un lancio dalla trequarti avversaria). Alle Aquile sono mancati dinamismo, fantasia e concretezza in avanti, per dirla brevemente è mancato lâapporto di Benny Carbone, cioè di un giocatore che prendesse in mano la squadra nei momenti di maggiore difficoltà . A centrocampo Briano è apparso la brutta copia del giocatore che abbiamo tutti ammirato nella scorsa stagione (suo lâerrore che ha portato al gol Pestrin). Per il resto la squadra si è comportata bene, anche gli stessi centrali difensivi Bonomi e Dal Canto (a parte il secondo gol subito) si sono comportati in maniera egregia, arginando gli attacchi di Groppi e compagni.
La partita, come ha anche dichiarato a fine partita il tecnico avversario Gadda è stata decisa dagli episodi. Ed è stato proprio il Cesena ad aprire le danze al 2â con un sinistro da fuori area di De Feudis parato da Manitta. Al 17â però arriva lâinaspettato gol del Catanzaro: angolo dalla destra di Arcadio che trova in area la pronta deviazione al volo di Corona che lascia impietrito Indiveri e va ad esultare con i suoi compagni per il suo quarto gol in serie B. La risposta del Cesena non si fa attendere ed è micidiale: al 21â Briano si lascia rubare banalmente il pallone da Pestrin che scarica una bomba dai 30 metri che si perde allâincrocio, anche se Manitta nellâoccasione, sembrava un poâ avanzato. Lâ1-1 incoraggia i padroni di casa che al 29â sfiorano il vantaggio con una deviazione in area di Groppi, salvata miracolosamente in angolo da Manitta. Al 47â câè un buona occasione per Corona che, a tu per tu con Indiveri, perde lâattimo buono e si fa soffiare la palla da un difensore. Si va al risposo sullâ1-1 che ci sembra anche il risultato più giusto.
La ripresa si apre male, anzi malissimo per i giallorossi. Al 56â lancio dalla tre quarti di Pestrin che trova la difesa giallorossa in bambola, con Bernacci che si trova a tu per tu con Manitta che sbaglia incredibilmente lâuscita e viene punito dallo stesso attaccante bianconero. La reazione del Catanzaro è sterile, anche perché il Cesena si chiude bene e colpisce in contropiede e anche perché i giallorossi non riescono a sviluppare azioni sulle corsie laterali. Al 67â De Simone da fuori e palla ad un metro scarso dal palo. Al 75â il nuovo entrato Biancone manca la deviazione vincente su un tiro-cross di Corona. Ma la vera occasione per pareggiare le Aquile ce lâhanno a tempo abbondantemente scaduto, quando allâultimo disperato attacco Morello, su un cross di Vicari, svetta in area con il pallone che sfiora il palo. Catanzaro Carbone-dipendente? Da questa partita sembrerebbe di si.
Pier Santo Gallo