Dopo
quasi 15 anni di astinenza, sabato prossimo il âCeravoloâ tornerà a colorarsi per un derby di serie B. Catanzaro-Crotone è sicuramente il derby meno sentito dalla
tifoseria giallo-rossa, ma è comunque quello più frequente degli ultimi anni,
se si considerano anche le sfide di Coppa Italia. La doppia promozione alla
fine della scorsa stagione ha pacificato gli animi, dopo le velenose accuse che
hanno costellato le ultime gare. E la sentenza della CAF che ha annullato la
penalizzazione del Catanzaro ha spazzato via tutte le
nubi sulla supremazia giallo-rossa nellâultimo campionato di C1. La
difficoltosa partenza delle due calabresi nel campionato
cadetto incide clamorosamente sullâimportanza della gara di sabato sera. Alla
fine di una settimana di passione, unâaltra battuta dâarresto potrebbe
significare per il Catanzaro lâingresso dalla porta
principale in una crisi dagli esiti imprevedibili. Per il
Crotone, invece, una sconfitta vanificherebbe il successo e i passi in avanti
compiuti nella sfida col Modena. Insomma, quello di sabato sera potrebbe essere
per entrambe le squadre il derby del rilancio o del
crollo. Con effetti importantissimi sul prosieguo
della stagione. La stagione del ritorno in B: dopo 15 anni per il Catanzaro, dopo la breve e storica doppia apparizione (2000-01
e 2001-02) per il Crotone.
LA SQUADRA â Il Crotone ha scelto di
non rivoluzionare la squadra che ha centrato lâanno scorso la promozione,
confermando naturalmente anche il condottiero. Gianpiero Gasperini
si affiderà ancora a 6-7 titolari della scorsa stagione, dopo aver
ulteriormente rinforzato la schiera dei suoi ex fedelissimi della Primavera della Juve. Ad affiancare Paro,
Scardina e Gastaldello (rinnovato il prestito) sono arrivati il portiere Mirante (che ha scalzato Dei come
titolare), il difensore Bartolucci, i centrocampisti Maietta e Konko, lâattaccante Guzman (3 gol lâanno scorso a Messina dopo unâesperienza a
Terni). La linea societaria, accanto alla conferma del blocco-promozione e allâarrivo
di giovani bianco-neri, verte sullâinserimento di uomini
di grande affidabilità ed esperienza. Uno per reparto gli innesti più
importanti: in difesa Cevoli, 36enne titolare a
Modena in serie A nelle due passate stagioni; a
centrocampo Grieco, uomo dâordine del Catania negli
ultimi due anni; in attacco Alteri, centravanti dal fisico possente ma non
troppo prolifico, ex Pescara e Cosenza. La ciliegina sulla torta è stata lâarrivo
di Gianluca Savoldi, 2 gol lâanno scorso a Napoli,
dopo le splendide stagioni con le casacche di Cosenza e Reggina. Arrivato da
svincolato in precarie condizioni fisiche, avrà il compito di guidare il
reparto offensivo rosso-blu, apparso ancora arrugginito nelle prime partite. Fondamentali
i rinnovi contrattuali per due uomini-cardine del Crotone
2003-04, capitan Porchia e Tarantino,
attesi ad una difficile conferma anche tra i cadetti. Lâinnesto di Savoldi dovrebbe garantire ai pitagorici una degna
permanenza in serie B, anche se la possibilità di partire forte con un organico
già collaudato è stata vanificata.
SUL CAMPO â Lâavvio del campionato è stato
infatti traumatico per la squadra di Gasperini.
Tre sconfitte senza molte recriminazioni nelle prime tre
partite contro avversari non certo trascendentali. Il Crotone
non ha mai dato lâimpressione di poter conquistare punti né a Perugia (2-1), né in casa con la matricola Cesena (0-1), né
a Vicenza (3-2), almeno dopo lâespulsione di Alteri per una severissima doppia
ammonizione. Qualche passo in avanti, soprattutto sul piano del gioco, è
arrivato con la vittoria casalinga di sabato scorso sul
Modena (1-0, grazie a unâautorete di Tamburini). Ã difficile trovare le
cause di questa partenza al rallentatore dei rosso-blu se si considera che il
telaio della squadra è lo stesso dello scorso anno. Una spiegazione va cercata
nelle precarie condizioni di forma proprio di Porchia
e Tarantino, autori fin qui di prestazioni abbastanza
scialbe. Lâinfortunio che ha bloccato Cevoli è un altro
fattore decisivo, insieme alla prolungata assenza di Cardinale. Il recupero
degli infortunati dovrebbe dare nuova linfa al collaudato 3-4-3
di Gasperini, che con lâinserimento di Savoldi potrebbe avere una variante tattica particolarmente
interessante. I titolari delle prime gare sono stati sempre gli stessi, con
poche eccezioni. In porta, al posto di Dei, è stato
impiegato Mirante che ha destato parecchie perplessità nellâambiente
pitagorico. Intoccabile la difesa a 3 con Rossi, Gastaldello
e Scardina, anche se col Modena è finalmente rientrato
Cevoli. Escluso Scardina, Gastaldello è stato spostato a sinistra. A
centrocampo Grieco e Paro in cabina di regia, in attesa del rientro di Cardinale, con Konko
e Porchia sulle fasce a fare da pendolo tra difesa e
centrocampo. Una variante importante rispetto alla passata stagione è lo
spostamento di Porchia (destro naturale) sulla fascia
sinistra, mal digerito dal capitano rosso-blu. In assenza di Giuliano, Porchia rimane la prima alternativa
di Gasperini su quel lato. In attacco molti
esperimenti ma pochi risultati. Il punto fermo è il croato Juric
a sinistra, con Tarantino a destra e Alteri centro-boa,
insidiati da Guzman e Vantaggiato. Lâarrivo di Savoldi apre due strade: la conferma del tridente con lâex
napoletano schierato centravanti o lâarretramento di Juric
sulla trequarti a supporto di due punte vere. Per il derby di sabato ancora fuori per infortunio Cardinale, Maietta e Giuliano. Difficilissimo
il recupero di Savoldi che ha accusato una
contrattura muscolare e non si è allenato in settimana con i compagni. In
caso di forfait dovrebbe tornare Alteri al centro dellâattacco, mentre Tarantino potrebbe avere unâulteriore
chance dopo le ultime deludenti prestazioni (Guzman e
Vantaggiato scalpitano). Il resto della formazione dovrebbe rimanere invariato
(qualche possibilità per Scardina in difesa), vista la confortante prova
fornita contro il Modena.
Probabile
formazione (3-4-3): Mirante; Rossi, Cevoli, Gastaldello; Konko, Grieco, Paro, Porchia; Tarantino (Guzman), Alteri, Juric.
I PRECEDENTI â Sono otto i precedenti di campionato al âCeravoloâ tra le due squadre, nessuno dei quali in serie B.
Sei volte si è giocato a cavallo tra gli anni â40 e â50. Il bilancio è
favorevole ai giallo-rossi con 5 vittorie, 2 pareggi (entrambi
per 2-2) e 1 sola sconfitta, risalente allâunico derby di IV serie nella
stagione 1952-53 (0-1, gol di Bertoglio). 15 le reti
messe a segno dal Catanzaro, 10 dal Crotone. Negli ultimi
due precedenti ha sempre vinto il Catanzaro di misura:
1-0 nel 1997, gol di Picasso; 3-2 lâanno scorso, con
la doppietta di Corona e una magia su punizione di Alfieri per il Catanzaro, il
rigore di Porchia e lâinutile euro-gol in extremis di
Pagliarini. In entrambi i casi si giocava
allâottava giornata di andata.
I TIFOSI â
Una tifoseria di scarsa tradizione
che ha come gruppi principali della Curva âManzulliâ i
Nasty Boys e la Gioventù
Pitagorica. Amici
di cavesi e catanesi, i
tifosi rosso-blu hanno numerose rivalità , tra le quali spiccano quelle con lametini e palermitani. I rapporti con gli UC sono
molto tesi, anche se non si sono verificati scontri nei due derby dello scorso
anno. Probabilmente perché i tifosi giallo-rossi non
considerano molto i rivali rosso-blu, mentre sulla sponda pitagorica la
rivalità è molto sentita. Il Catanzaro ha riservato
alla tifoseria crotonese 1.960 biglietti, ma la
vendita è stata finora molto fiacca. Poco più di 2.000 gli abbonati allo âScidaâ.
Ivan Pugliese