Archiviata in fretta e furia la sconfitta del tutto immeritata subita sabato scorso a Trieste, il Catanzaro ha già il dovere di farsi trovare pronto e concentrato per la terza di campionato che questa sera, al âCeravoloâ, opporrà i giallorossi al Catania di Costantini. Una gara difficilissima per Corona e compagni nellâambito di un torneo che non regala un attimo di distensione. Si pensi al tour de force al quale sarà costretto il Catanzaro che dopo avere affrontato una trasferta lunga, difficile e dispendiosa come quella di Trieste, è costretto a distanza di appena due giorni a tornare in campo e per di più contro una delle favorite alla vittoria finale, mentre i giochi di anticipi e posticipi televisivi ha voluto che le âaquileâ anticipino a venerdì prossimo il match esterno con lâAscoli. Questo, naturalmente, non agevola il compito di Braglia che sta lavorando su un gruppo per gran parte nuovo, che ha tanto bisogno di lavorare e che proprio da sconfitte come quella subita al âNereo Roccoâ deve trarre le giuste deduzione e gli accorgimenti necessari per migliorare. Per fare ciò sarebbe stato necessario, magari, soffermarsi di più ad analizzare ciò che va bene e ciò che, invece, ancora va meglio registrato. Ma tantâè, e questa sera câè da disputare una delle gare più attese dallâambiente giallorosso contro una delle società con cui la rivalità sportiva, e purtroppo tante volte non solo quella, esiste da sempre. Eâ come un derby, insomma, e come tale lo si vive sia dal punto di vista della tensione emotiva che da quello dellâordine pubblico. Recenti fatti di cronaca, poi, che hanno visto coinvolti alcuni sedicenti tifosi rossoazzurri che di ritorno da Crotone hanno pensato bene di fermarsi ad una stazione di servizio situata in via Lucrezia della Valle, per rompere tutto ciò che capitava a tiro e malmenando il gestore della pompa di benzina, la moglie ed il figlio più piccolo, fanno capire delle difficoltà ambientali in cui questo incontro si andrà a disputare. Certo è, comunque, che alla fine vincerà la civiltà , la compostezza e la buona educazione dei tifosi calabresi che mai come negli anni passati hanno dimostrato come si possa soffrire e sostenere la squadra del cuore guardando solo ed esclusivamente in casa propria e, magari, snobbando gli altri. Per quanto riguarda la gara, passando quindi ad una analisi tecnica del match di questa sera, câè subito da dire che gli etnei avendo giocato di venerdì e non di sabato, arrivano al âCeravoloâ con un giorno in più di riposo. Senza contare che i siciliani non sono stati costretti a spostamenti particolarmente lunghi, così come per il Catanzaro che ha dovuto fare rientro da Trieste che non è proprio dietro lâangolo, per cui si presentano al cospetto del Catanzaro con qualche vantaggio in più. Tra le fila rossoazzurre mancherà Ferrante squalificato, ma la squadra di Costantini va temuta nel suo complesso capace di mettere in mostra uomini del calibro di Walem, Mariniello e Vugrinec, giusto per citare qualcuno. Dallâaltra parte, però, ci sarà un Catanzaro con il dente avvelenato dopo la sconfitta assolutamente immeritata subita al âNereo Roccoâ sabato scorso. Una partita che i giallorossi hanno nettamente dominato, mentre un errore de portiere Lafuenti in uscita, ha consentito ai calciatori dellâUnione di vincere. Per questa sera Braglia potrebbe optare ad un ricambio per cercare di far rifiatare qualche uomo apparso stanco. Ci riferiamo, ad esempio, a Dei che potrebbe essere sostituito da Vicari, e ad Alfieri che potrebbe cedere il posto a Leon. Anche la difesa potrebbe presentare qualche volto nuovo, ma il poco tempo a disposizione e le solite manovre âsegreteâ di Braglia impediscono agli osservatori di potere dare notizie sicure. Comunque sia quello di stasera è un match importante che Corona e compagni affronteranno per vincere senza alcun timore reverenziale e con la consapevolezza di avere imboccato, dal punto di vista del gioco, la strada giusta.
A.N.