La sentenza è stata una vera e propria mazzata per il Catanzaro, e questo è chiaro. Ciò che invece suano stano è l’atteggiamento della
Commissione Disciplinare. Al termine della sentenza il notaio Salvatore Lombardo, presidente della Commissione, ha rilasciato importanti
dichiarazioni a UsCatanzaro.net: “La sentenza è stata lunga – ha detto – è prevalsa la linea dura che forse non era. Si è voluto dare un esempio di giustizia per confermare la responsbailità oggettiva”.
La sentenza, comunque non parla nè di telefonate né di
incontri, soltanto di eventualità e casualità . I componenti della Commissione, secondo indiscrezioni, (Corrado Mistri, Daniele Propato, Pasquale Marino, Fernando
Tani, ndr) avevano chiesto pene contrastanti: due la retrocessione, due -6 punti e un altro aveva chiesto -3 punti. Alla fine si è trovato un
accordo con i -5 punti inflitti al Catanzaro.
Sono tante comunque le stranezze del processo fiorentino. Addirittura sono stati convocati per sbaglio calciatori (vedi Landini)
completamente estranei ai fatti. Molte dichiarazioni sono state prese in considerazione anche se del tutto informali e poi, cosa che deve far
riflettere, si è dato troppo spazio all’avvocato dell’Acireale, l’unico a tartassare di domande il povero Pasquale Logiudice, colui che alla fine, ingiustamente, ha pagato più di tutti.
Beppe Minici