L’Us Catanzaro ha aderito all’accordo che lega tutte le società di Serie B alla piattaforma satellitare Sky per quanto riguarda i diritti televisivi della stagione 2004/2005 di Serie B Tim. Intanto per il caso scommesse le pronte repliche dell’Avocato Pittelli e di Massimo Poggi Madarena: ”Le richieste del procuratore federale nei confronti del Catanzaro sono, a definirle benevolmente, semplicemente vergognose e di inusitata violenza”. E’ quanto afferma, in una dichiarazione, l’ avv. Giancarlo Pittelli, difensore del Catanzaro calcio nel processo sul calcio-scommesse. ”Avremmo accettate tali richieste – aggiunge Pittelli – soltanto se fossero state assistite da una motivazione adeguata in ordine alla prova dell’ illecito sportivo che e’ stato posto a carico della societa’ catanzarese. Sapremo controbattere puntualmente a una serie di inesattezze che sono state proposte molto fugacemente dal procuratore federale e contiamo sulla grande serenita’ di giudizio che ha dimostrato anche la Commissione di serie C nella conduzione del dibattimento”.
Poggi: “Non subiremo penalizzazioni, anzi dimostreremo con molta serenità domani in aula che le accuse rivolte nei nostri confronti dal procuratore federale sono prive di fondamento e facimente smentibili e siamo assolutamente convinti che il Catanzaro non subirà nessuna penalizzazione nel prossimo campionato di Serie B che sta per cominciare”.
Anche il presidente Claudio Parente sulla scia dei suoi collaboratori: «Siamo certi del totale proscioglimento alla luce delle risultanze processuali. Sono solo sconcertato per la disparità di trattamento adottata nei confronti del Catanzaro che è l’unica società che ha subito una richiesta di afflittività per il campionato appena concluso su circa venti società deferite nei procedimenti celebrati a Milano e a Firenze».
La sensazione è che la tensione che traspare da queste parole viene dissimulata da sicumera e sorrisi. Vorremmo avere lo stesso ottimismo, ma la storia ci ha insegnato ad essere “realisti”. Ai posteri e ai giudici l’ardua sentenza…
Giannantonio Cuomo
