Califano (Chieti), Gentili, Ferrigno e Logiudice hanno concluso il loro interrogatorio ed hanno risposto alle domande dell’avvocato della Procura Federale. Da notare la puntigliosa opera degli interventi dell’avvocato che rappresenta l’Acireale. Questi, presente al processo come società interessata dei fatti.
Gli interrogatori sono durati 10 minuti circa quello di Gentili, 15 quello di Ferrigno, e circa 75 minuti quello di Lo Giudice. Nella fattispecie quest’ultimo ha soddisfatto tutte le domande con risposte precise puntuali e quanto mai univoche senza cadere in ambiguità e contraddizione. Si e’ parlato della famosa telefonata di Pasquale ed Ambrosino (ex compagni di squadra che non si sentivano da tempo), e’ stato ribadito che la seconda telefonata tra i due era dovuta ad una caduta della linea di comunicazione e non ad altro, tesi avvalorata dalle prove tecniche dei relativi operatori telefonici.
Califano, calciatore del Chieti, ha ribadito a sua volta che il suo astio verso il Catanzaro ed Improta, era legato al fallimento di una precedente trattativa per un suo trasferimento in seno alle aquile. Senza aggiungere informazioni negative per le società coinvolte.
La richiesta delle condanne o dei proscioglimenti, se non dovessero accadere colpi di scena, e’ presumibilmente attesa in serata o al più nella mattinata di domani. Nulla vieta di presupporre che il processo ricalchi la linea di quello della serie A e B.
Ricordiamo che dopo la richiesta il giudice dovra’ valutare gli atti e decidere sulle pene o sui proscioglimenti. Dopo di che solo la decisione della CAF può rendere applicabili le eventuali pene qualora si verificassero. LA CAF per questo processo di C dovrebbe riunirsi non prima dei prossimi 10/15 giorni. Inutile ribadire che indipendentemente dalla richiesta dell’accusa, il Catanzaro ha ribadito la sua estraneità e come dichiarato più volte non ci si aspetta niente di importante da tali decisioni.
Si attende l’intervento di Pittelli per l’arringa finale insieme a quella dell’accusa.
Attendiamo fiduciosi; non possiamo fare altro che riferire fedelmente la cronaca di quello che ci perviene dal nostro gentilissimo inviato presente in aula.
D.P.
