CATANZARO – Un pareggio bagna l’esordio ufficiale al “Ceravolo†del Catanzaro nella stagione 2004/2005.
I giallorossi hanno impattato 1-1 contro l’Avellino (compagine di C/1 ma in odore di ripescaggio al posto del Modena) che solo in poche occasioni si è affacciato pericolosamente alla porta di Lafuenti, e hanno evidenziato un netto miglioramento dal punto di vista tattico e da quello fisico rispetto alla gara di Catania.
Il nuovo modulo adottato da mister Braglia contro gli irpini, con la difesa a quattro e con Arcadio, Carbone e Ferrigno a supporto di Corona, ha esaltato le doti tecniche del fantasista di Bagnara, che ha incantato i numerosi spettatori assiepati sugli spalti del vecchio “Militare†con i suoi numeri.
La partita è più accesa e vibrante nella prima frazione, con molte azioni da gol da una parte e dall’altra. Al 4’ Corona al volo spedisce la palla in curva. Al 13’ un gran tiro di Carbone si perde sopra la traversa. Al 19’ Ghirardello impegna Lafuenti in una difficile parata. Il Catanzaro non è in un buon momento, l’Avellino è padrone del campo e al 27’ l’ex Rastelli approfitta di un errato disimpegno di Ascoli e fredda Lafuenti con un preciso rasoterra. Ma proprio dopo la rete degli ospiti si vede il miglior Catanzaro della partita, con gli uomini di Braglia che attaccano a testa bassa alla ricerca del pari. Al 33’ Arcadio non sfrutta un delizioso assist di Carbone e di testa spedisce a lato. Al 35’ Monaco su corner colpisce la traversa e, sul continuo dell’azione miracolo di Cecere su Corona. Il gol è nell’aria e arriva due minuti dopo: Carbone fa furi con un tunnel D’Andrea, che non può far altro che atterrarlo in area. Rigore nettissimo con Corona che si presenta alla battuta e non sbaglia. Il bomber giallorosso, però esulta togliendosi la maglietta e si becca il cartellino giallo dal signor Mazzoleni. Un’ingenuità che speriamo non ripeta in campionato. Dopo il gol continua il forcing del Catanzaro con l’ottimo Monaco che di testa sfiora il palo. Al 41’ Ghirardello su punizione spedisce alto.
Nella ripresa la partita e meno piacevole, con i carichi di lavoro estivi che si fanno sentire nelle gambe dei calciatori di entrambe le squadre. Al 55’ Lafuenti è sicuro su una mezza girata di Millesi. Al 60’ Ascoli svetta di testa su un corner di Carbone e impegna severamente Cecere. All’80’ netto rigore in favore del Catanzaro con Fusco che sgambetta in area Carbone, ma Mazzoleni sorvola tra le proteste del pubblico di fede giallorossa. All’88’ un bolide di Campolo si perde di poco a lato. Al 50’ il Catanzaro va vicinissimo alla rete della vittoria, ma solo il palo nega la gioia del gol a Corona.
I giallorossi hanno impattato 1-1 contro l’Avellino (compagine di C/1 ma in odore di ripescaggio al posto del Modena) che solo in poche occasioni si è affacciato pericolosamente alla porta di Lafuenti, e hanno evidenziato un netto miglioramento dal punto di vista tattico e da quello fisico rispetto alla gara di Catania.
Il nuovo modulo adottato da mister Braglia contro gli irpini, con la difesa a quattro e con Arcadio, Carbone e Ferrigno a supporto di Corona, ha esaltato le doti tecniche del fantasista di Bagnara, che ha incantato i numerosi spettatori assiepati sugli spalti del vecchio “Militare†con i suoi numeri.
La partita è più accesa e vibrante nella prima frazione, con molte azioni da gol da una parte e dall’altra. Al 4’ Corona al volo spedisce la palla in curva. Al 13’ un gran tiro di Carbone si perde sopra la traversa. Al 19’ Ghirardello impegna Lafuenti in una difficile parata. Il Catanzaro non è in un buon momento, l’Avellino è padrone del campo e al 27’ l’ex Rastelli approfitta di un errato disimpegno di Ascoli e fredda Lafuenti con un preciso rasoterra. Ma proprio dopo la rete degli ospiti si vede il miglior Catanzaro della partita, con gli uomini di Braglia che attaccano a testa bassa alla ricerca del pari. Al 33’ Arcadio non sfrutta un delizioso assist di Carbone e di testa spedisce a lato. Al 35’ Monaco su corner colpisce la traversa e, sul continuo dell’azione miracolo di Cecere su Corona. Il gol è nell’aria e arriva due minuti dopo: Carbone fa furi con un tunnel D’Andrea, che non può far altro che atterrarlo in area. Rigore nettissimo con Corona che si presenta alla battuta e non sbaglia. Il bomber giallorosso, però esulta togliendosi la maglietta e si becca il cartellino giallo dal signor Mazzoleni. Un’ingenuità che speriamo non ripeta in campionato. Dopo il gol continua il forcing del Catanzaro con l’ottimo Monaco che di testa sfiora il palo. Al 41’ Ghirardello su punizione spedisce alto.
Nella ripresa la partita e meno piacevole, con i carichi di lavoro estivi che si fanno sentire nelle gambe dei calciatori di entrambe le squadre. Al 55’ Lafuenti è sicuro su una mezza girata di Millesi. Al 60’ Ascoli svetta di testa su un corner di Carbone e impegna severamente Cecere. All’80’ netto rigore in favore del Catanzaro con Fusco che sgambetta in area Carbone, ma Mazzoleni sorvola tra le proteste del pubblico di fede giallorossa. All’88’ un bolide di Campolo si perde di poco a lato. Al 50’ il Catanzaro va vicinissimo alla rete della vittoria, ma solo il palo nega la gioia del gol a Corona.
Pier Santo Gallo
