Una giornata al seguito delle Aquile

Sensazioni ed emozioni… a stretto contatto con i giallorossi

La notte è
finita troppo tardi (alle 3), la sveglia s’è fatta sentire troppo presto (alle
5), in mezzo due sole maledette ore di sonno. ma alle 6 partiva il treno per
Nocera Umbra e quindi dovevo alzarmi.

Abbiamo
passato una giornata in compagnia delle Aquile per la prima uscita amichevole
con una rappresentativa locale.

Arrivati in
albergo verso le 8,30 vediamo già il buon Ferrigno scherzare al bar, vedo un
ambiente rilassato. Poco dopo le 9 la squadra si è diretta al campo di
allenamento per la consueta seduta mattutina: corsa di riscaldamento, scatti e
ripetute su corta distanza alternati da stretching e abbondanti bevute di acqua
e integratori per il caldo che cominciava a farsi sentire.

Eravamo una
decina circa a seguire gli allenamenti, più qualche curioso del luogo che si
avvicinava al campo per curiosità più che altro. Molto animata la metà campo
che ospitava la squadra, l’altra metà era riservata ai due portieri che hanno
svolto un lavoro basato soprattutto sulla corsa e sugli scatti.

La squadra,
terminato il lavoro atletico, è tornata agli ordini di Pierino la peste che ha
svolto la sua parte dell’allenamento cominciando con qualche schema senza palla
che serviva a provare gli spostamenti della squadra in caso di azioni
d’attacco, e concluso con una partitella a metà campo di circa 15 minuti a cui
hanno partecipato anche le due saracinesche giallorosse. La seduta è terminata
con esercizi alle macchine, addominali liberi e massaggi.

Le
impressioni sull’allenamento sono state molto buone. ho visto molta
tranquillità tra i ragazzi, non erano ne spaventati ne “falsamente
caricati”, svolgevano il loro allenamento pensando a fare bene tutto. e lo
stesso atteggiamento era tenuto dallo staff tecnico che non ha dovuto mai
riprendere i ragazzi per scarso impegno.

Un’atmosfera
molto soft, ovattata, guardando quell’atteggiamento mi sono rivenute in mente
immagini e sensazioni delle ultime partite dello scorso campionato.

Vedevo una
squadra indubbiamente e coscientemente forte, ma che era quasi impaurita, e che
faticava a trovare un suo equilibrio e una consapevolezza della propria forza,
sicuramente il non dover cominciare la stagione con l’assillo e l’imperativo di
“dover vincere” il campionato, di dover essere promossi, nonché la
splendida, già raggiunta promozione, ha tolto un enorme peso dalle spalle dei
nostri ragazzi.

Li guardavo
e non vedevo nemmeno una squadra che sta preparando il prossimo campionato di
serie B, sembrava un’allegra e spensierata brigata, un campus universitario,
una squadra di amici che prepara un campionato amatoriale, ma, lo ripeto, è
solo una sensazione. i ragazzi erano molto attenti a seguire le indicazioni del
mister.

In questo
posso ritenermi fortunato. tifiamo per una squadra in cui mancano divismo e
atteggiamenti da star. Abbiamo avvicinato i ragazzi per fare 4 chiacchiere e le
consuete interviste, parlando
con loro come se si parlasse con i soliti amici del bar.

Abbiamo
visto un gruppo nuovo che si sta formando, la base è sicuramente buona ed i
risultati si vedranno tra qualche mese.

Braglia nel
discorsetto finale è stato chiaro:” oggi dovete pensare a correre e
divertirvi. non pensate ad altro, solo a giocare, a correre e divertirvi”
chi ha visto la partita (eravamo circa un centinaio di persone) ha visto una
squadra molto calma e tranquilla che ha pensato a giocare, e a mettere in
pratica gli schemi aiutati da un avversario modesto, i ragazzi hanno fatto
vedere un buon calcio, belle manovre, e qualche bella giocata che denota una
certa tranquillità mentale oltre che una buona forma fisica.

Iniziare
una partita e segnare dopo 30 secondi è il miglior modo per salutare il
campionato della rinascita, il test non ha valore, ma le cose che mi rimarranno
in mente sono la tranquillità mentale dei ragazzi, l’atmosfera semplice e
spontanea del ritiro, il considerarsi quasi una famiglia in vacanza piuttosto
che una squadra. Il secondo tempo ha visto un cambio totale di formazione sia
dall’una che

dall’altra
parte. la partita è stata comunque piacevole.

I vecchi
giocatori li conosciamo, conosciamo vizi e virtù. vorrei fermarmi a dire due
parole sui nuovi, dei difensori c’è poco da dire perché la nostra difesa non è
stata quasi mai impegnata. giusto un paio di occasioni nel secondo tempo, e
nulla più. Una bella impressione hanno fatto sia il giovane Esposito sia il non
più giovane Arcadio, il primo ha bisogno di prendere confidenza con la squadra,
e di trovare una sua dimensione in campo, ma ha dei bei numeri e ha fatto
vedere belle giocate. Sarà interessante seguirne l’evoluzione, Arcadio al
contrario ha mostrato la sua esperienza. si vede che col pallone ci sa fare e
sa stare sui campi di calcio.

Molto
positiva l’impressione di Cammarata, ragazzo semplice ma che sa il fatto suo, e
ci servirà, eccome se ci servirà, due note di colore: i capelli meschati di
Mauretto Briano (chi ha visto sa…); l’invidiabile abbronzatura di Benny
Carbone; e l’aspetto da villeggiante della domenica del buon Caterino che in
campo, con i pantaloni tirati su e la maglia arrotolata nei pantaloncini tutto
sembrava tranne che un giocatore, il tocco di classe sarebbe stato il suo
inseparabile cappello da pescatore, ma almeno in campo non l’ha messo.

“Nessuna
notte è così lunga da impedire all’alba di risorgere”, noi ci siamo, le
Aquile sono tornate a volare e lo stanno facendo con una calma e una
naturalezza davvero invidiabili.

Lasciamoli
tranquilli, lasciamoli lavorare e stiamogli vicino. i primi mesi di campionato
saranno i più duri, dovranno trovare un nuovo assetto e dovranno abituarsi alle
nuove avversarie.

Dei vecchi,
mi ha colpito molto la tranquillità d’animo di Corona e Ferrigno, veramente
invidiabile, e la spensieratezza di tutta la squadra, continuate così,
continuate a lavorare, e ci rivedremo tra una settimana lassù dove osano le
Aquile.

Nicolo
Ditta

 

 

Autore

Redazione

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