Mario Scaccia, uno dei piu’ grandi comediens italiani ed europei, ha accettato la nomina a direttore artistico del Politeama, conferitagli dal Sovrintendente della Fondazione Mario Foglietti e ratificata dal Consiglio d’amministrazione. Un incarico che durera’, su specifica richiesta dell’interessato solo un anno, coincidente con la terza ed ambiziosa stagione del teatro catanzarese, interamente dedicata alla grande cultura europea. “Ho accettato con entusiasmo di firmare come direttore artistico – ha detto – la prossima stagione 2004-2005 del teatro Politeama di Catanzaro. Assieme al Sovrintendente Mario Foglietti – al quale mi lega lunghissima amicizia e profonda stima – abbiamo individuato e costruito un cartellone che, pur facendo i conti con l’offerta del mercato teatrale, intende offrire un panorama articolato di quella cultura europea nella quale ormai dobbiamo identificarci”. In questi giorni, Scaccia si trova a Taormina per le repliche dello spettacolo, La Mandragola, prodotto anche in collaborazione con la Fondazione Politeama-Citta’ di Catanzaro. “E’ un progetto ambizioso – scrive Scaccia alla Fondazione – ma, ritengo, necessario: il Politeama, giunto al suo terzo anno di vita, vuole compiere il salto di qualita’ che gli permetta di misurarsi con i piu’ grandi teatri del nostro Paese”. Mario Scaccia firmera’ anche la prima produzione di prosa della ancor breve storia del Politeama. “Sono orgoglioso e onorato – dice ancora il Maestro – altresi’ di prestare il mio nome alla prima produzione di prosa del Politeama con un testo di Cechov, Il canto del cigno, adattato e rielaborato da Giorgio Serafini Prosperi: una “serata d’onore”, dove il personaggio e l’interprete sono chiamati a raccontarsi in un happening di straordinaria efficacia, compendio di una vita artistica tutta spesa al servizio del teatro”. Per l’allestimento a Catanzaro de Il canto del cigno, Scaccia si avvarra’ della prestigiosa collaborazione dell’architetto Luigi de’ Navasquez, scenografo e costumista, gia’ direttore degli allestimenti scenici del Teatro dell’Opera di Roma e scenografo di trasmissioni televisive di successo. A sua volta, . de’Navasquez utilizzera’ maestranze locali per la realizzazione delle scene, avviando di fatto un primo esperimento di formazione di figure professionali legate al teatro e allo spettacolo. Il Politeama, nella sua terza stagione artistica, dedichera’ l’intero cartellone all’Europa, proponendo opere che – dalla drammaturgia alla lirica, dalla musica sinfonica alla danza – costituiranno uno straordinario viaggio, sia pure non esaustivo, nella grande cultura del Vecchio Continente.(CNN 15.7.2004)
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