“Nel campo socio-assistenziale si ravvisa l’ennesima riprova dell’inconcludenza operativa dell’attuale Giunta regionale. Il tutto assume una gravità ancora più evidente se si pensa che la delega per la gestione del settore è in mano alla Presidenza della Regione. Dopo tanto clamore, promesse e annunci la legge regionale sui servizi sociali, approvata con grande ritardo e grazie all’apporto determinante del centrosinistra, rimane tuttora lettera morta”. La denuncia è firmata dal consigliere regionale del gruppo Ds, in seno al consiglio regionale della Calabria, Franco Pacenza.
“Abbiamo fatto di tutto, prima in Commissione e poi in aula – aggiunge Pacenza – perchè si approvasse un fondamentale provvedimento legislativo regionale, in attuazione della legge Turco, sui servizi sociali. Ma dopo che la legge è stata approvata, così come accaduto con la legge urbanistica, i cittadini non ne avvertono alcun beneficio. E’ clamoroso apprendere, infatti, che ancora il Piano regionale triennale sui servizi sociali che la Giunta avrebbe dovuto elaborare e rendere esecutivo entro aprile 2004, non è stato fatto”.
Secondo l’esponente diessino “si è davanti ad un inadempimento grave, perchè lascia la Calabria senza un’adeguata pianificazione in un settore delicato e bisognoso di interventi. Ma è un’omissione anche mortificante, poichè, ancora una volta, la Giunta regionale dimostra di non avere rispetto per il sistema delle autonomie locali espropriato di funzioni e compiti. Anche dietro il bisogno di servizi socio-assistenziali, molto marcato in una delle regioni più povere d’Europa, si nasconde la cupidigia del Governo regionale che, evidentemente, preferisce gestire in solitudine i circa 100 miliardi all’anno per fini spesso squisitamente clientelari e di piccolo cabotaggio elettorale”.
Per Pacenza “è chiaro che così facendo, si penalizza l’attesa del Consiglio regionale a vedere le proprie leggi entrare in funzione. Se l’Assemblea legislativa fa degli sforzi per colmare gravi lacune e poi tutto si ferma nell’imbuto di una Giunta regionale prigioniera di logiche settoriali e privatistiche, s’intuisce che qualcosa di grave è accaduto nel funzionamento della democrazia calabrese”. Ed il consigliere regionale dei Ds non ha dubbi: “immediatamente la Giunta regionale deve varare il Piano sui servizi sociali, anche perchè le risorse la legge le affida agli enti locali i quali hanno tutto il diritto di reclamarle. Per quanto ci riguarda, faremo di tutto, azionando ogni leva istituzionale, per indurre il Governo regionale ad ottemperare alle precise scadenza indicate dalla legge regionale, perciò ci muoveremo subito di concerto con gli enti locali, il terzo settore e tutte le rappresentanze sociali”. (CNN 26.06.2004)