I componenti del coordinamento regionale di Democrazia Europea della Calabria si sono riuniti “per compiere una valutazione sul voto per le europee e le amministrative, e sui successivi passi da effettuare in vista della riorganizzazione del partito nel territorio e dei nuovi appuntamenti politici cui prendere parte nel quadro di una rinnovata alleanza di centrosinistra a sostegno del progetto politico rilanciato da Romano Prodi nell’Ulivo”.
Nel corso della discussione è stato evidenziato che il voto del 12 e 13 giugno “ha segnato la ripresa della politica nel Paese e a livello locale, e la bocciatura della politica come marketing. Nel rifiutare la personalizzazione della politica l’elettorato ha inteso invece, – secondo De – privilegiare la partecipazione e il consenso verso quei partiti che hanno un effettivo rapporto con la società e con il territorio”. E per i componenti del coordinamento regionale del Movimento vicino a D’Antoni, “il voto espresso in Calabria indica che è una regione che vuole cambiare, che esiste una mobilitazione sociale positiva verso quelle formazione partitiche più impegnate sui temi del lavoro e per l’affermazione di una nuova politica dei redditi, della concertazione e del dialogo sociale”.
In questa ottica, secondo De, “di particolare significato è il successo ottenuto in provincia di Cosenza dove Democrazia europea ha offerto un importante contributo per l’affermazione a Presidente di Mario Oliverio il quale ha dato atto a Carlo Migliori, responsabile di De, del qualificante apporto dato da Democrazia Europea alla vittoria del centrosinistra come anche dimostrato dall’elezione di amministratori e di sindaci espressione del partito centrista”.
Il coordinamento dei dantoniani calabresi ha quindi, deciso di “aderire massicciamente all’assemblea nazionale costituente del partito di Democrazia Europea, fissata dal leader Sergio D’Antoni a Roma per i primi di luglio”, ed ha, inoltre, stabilito “un calendario di iniziative per le prossime settimane in Calabria, per avviare la campagna di adesione al partito e il completamento dell’assetto degli organismi di partito in tutte e cinque le province calabresi”. E’ stato stabilito infine, di avviare un’approfondita riflessione sui temi legati al dibattito sulle riforme costituzionali e federaliste in discussione in Parlamento, e allo Statuto della Calabria, al referendum popolare confermativo e alla nuova legge elettorale in vista delle elezioni regionali del 2005. (CNN 22.06.2004)