CATANZARO- Non riesce al Catanzaro lâimpresa di rimontare il 3-0 dellâandata e, quindi, di far sua la Supercoppa di serie C a discapito dellâArezzo.
In un âCeravoloâ stracolmo, con la sola eccezione del cuore della Massimo Capraro, disertata dagli ultras per protestare contro lâarresto dei 17 tifosi arrestati ad Arezzo, gli ospiti si sono imposti col risultato di 1-0, disputando una partita molto accorta sul piano tattico e difendendo molto bene, con i giallorossi che dallâaltra parte non sono riusciti ad imporre il loro gioco sugli ospiti, che hanno soffocato la manovra di Briano e compagni, imprecisi in fase dâattacco e poco lucidi nella zona nevralgica del campo.
Unâaltra brutta notizia che sicuramente ha rovinato il clima di festa nello stadio è stata quella di alcuni incidenti tra i tifosi giallorossi nella curva Capraro, che si sono verificati negli ultimi trenta minuti della gara.
LA CRONACA
Gli innesti di Lafuenti, Corona, Ferrigno e Luiso sono le variazioni apportate da Braglia rispetto allo scacchiere presentato allâinizio della gara di andata.
Partono forti le Aquile che al 6â hanno la possibilità di andare in vantaggio e di dare una svolta alla gara con Corona che, dopo una serie di fortunosi rimpalli in area avversaria calcia a botta sicura, ma il suo tiro viene salvato sulla linea da Scotti. Al 15â Alfieri da fuori e Pagotto câè. Al 22â è ancora il portiere avversario a dire di no per due volte a Toledo. Al 38â alla prima vera occasione lâArezzo punisce: Serafini, lâincubo dei difensori giallorossi, si smarca bene in area e, a tu per tu con Lafuenti, non sbaglia.
La ripresa è un copione del primo tempo. Al 10â Pasqual di testa spedisce a lato. Due minuti dopo risponde Corona che, dopo essersi ben destreggiato in area amaranto lascia partire un tiro debole e centrale che è facile preda di Pagotto. Al 25â il portiere avversario compie un intervento da campione su un colpo di testa in torsione di Luiso. Per il âtoro di Soraâ non è giornata e si vede undici minuti dopo quando a porta praticamente sguarnita manda la palla sulla traversa e al 42â quando sbaglia un calcio di rigore, calciando la palla praticamente nelle mani di Pagotto. Poi non ci sono più azioni rilevanti. AllâArezzo dunque la coppa; unâArezzo che è riuscito anche a rompere lâimbattibilità interna delle Aquile, che durava dalla finale play-off contro lâAcireale. Ma per i tifosi giallorossi lâimportante era festeggiare. Al fischio dellâarbitro Damato lâinvasione pacifica di centinaia di ragazzi alla ricerca dei preziosi pantaloncini e magliette dei propri beniamini. Questa doppia finale è stata già dimenticata. La storica promozione in serie B invece pare proprio di no.
Pier Santo Gallo