Ad Arezzo si e’ vissuto un momento non esaltante della stagione agonistica delle Aquile. Sconfitta meritata ma ingiusta nel punteggio. Il commento dei tifosi e la giornata di ieri.
In mattinata i primi tifosi giallorossi si intravedono tra le vie della bellissima città toscana.
Giunti da Roma, Perugia, Firenze o dal Nord (Milano, Bologna etc..) e da Catanzaro, si riuniscono alla spicciolata dinanzi le porte del settore riservato alla tifoseria ospite.
Le prime impressioni sono quelle tipiche della partita tranquilla senza patemi dâanimo; quelle di chi si attendeva una prova dâorgoglio della squadra a seguito delle voci infrasettimanali e della cattiva pubblicità fatta dai mass media assetati di nomi e di sterili polemiche. Si sentono le prime impressioni pre-partita.
Giuseppe, che vive lontano da Catanzaro per lavoro ed indossa la maglia giallo-rossa da domenica scorsa, desidera sfogarsi e ci dice:
âSpero che oggi i ragazzi giochino per mostrare che la loro rabbia eâ pari alla nostra dopo le ultime polemiche che infangano la grande impresa fatta da Braglia e compagni. Impresa sportiva che niente e nessuno cancellerà mai; nessuna illazione e nessun tentativo di metterci in cattiva luce, come accade in questi giorni inghiottiti dal vortice delle notizie. Questo campionato lo abbiamo meritato e sudato, NESSUNO CI HA REGALATO NIENTE. Per esempio lâAquila ormai retrocessa, il Taranto ormai già condannato ai play-out, lo stesso Martina praticamente quasi salvo ed il Chieti che non aveva da chiedere nulla al campionato, hanno giocato contro di noi come se fossero in una finale play-off. Sembravano avessero delle motivazioni fresche che andavano oltre ogni prevedibilità sportiva. Lo stesso Milan e la Juve, scarichi da impegni psicologici, hanno fatto prestazioni scialbe sul finire del campionato di A. In C1 Gir.B questo non eâ accaduto lo provano i fatti in campo, ed anzi contro di noi si eâ verificato lâesatto contrario, vedendo in campo prestazioni estremamente accanite ed agonisticamente accese oltre ogni previsione. Voglio dire questo perché sono stufo di sentire il nostro nome sventolato per cose che non riguardano la società e non riguardano i dati di fatto riscontrati in campo. Di fatto ciascuna singola persona tesserata o meno e’ libera e nessun collare e nessuna tagliola alle mani possono essere applicati per diritto costituzionale allo scopo di limitarne l’azione al di fuori del rettangolo d’erba. Poi desidero ricordare una partita Arezzo-Catanzaro di qualche anno addieto, quellâimmeritato 0-0 ci allontanoâ dalla quarta posizione di quella sfortunata serie B. Io sono arrivato questa mattina presto in citta’ ed eâ stato tutto tranquillo fino ad ora, lâultima volta che fui qui, partii in treno da Catanzaro; ne sono passati di anniâ.
Durante la gara, (Settore distinti quello riservato al Catanzaro), ci sentiamo a casa, con i soliti direttori tecnici che criticano al primo errore âJocati ca non binnimu cca ma vidimu sti balleriniâ (rivolto ai nostri avanti con scarsa vena offensiva n.d.r.). Poi si odono i soliti irriducibili che azzittiscono i CT di turno: âsi vida ca non ni dezaru a curva sti ca**i e distinti fhannu nu bruttu effettu puru fhora casaâ. Insomma, come sempre, câeâ da divertirsi anche sugli spalti. Gli impareggiabili UC cantano per tutto i 90 minuti anche sotto la pioggia battente, mentre la curva amaranto si svuota in modo preoccupante. Qualcuno mormora: âspariru tutti penzica su allergici allâacquaâ.
La partita scorre senza emozioni, lâArezzo merita di vincere, noi impostiamo una reazione con i nostri giovani. Il rigore finale ci sembra un regalo ma nessuno dei tifosi giallorossi protesta mostrando sportività nel verdetto del direttore di gara.
A fine gara mentre raccogliamo il parere di altri sostenitori notiamo un movimento verso la curva aretina ed il fumo dei fumogeni che rendono il tutto a tratti poco chiaro. La maggior parte dei tifosi continua a sostenere le Aquile anche sul risultato di 3-0, dando prova di attaccamento ai colori ed alla maglia.
Abbiamo appena il tempo di sentire un ulteriore sostenitore Salvatore giunto da Catanzaro: âoggi potevamo fare qualcosa di più, i giovani hanno fatto il loro dovere, certamente 6 assenze tutte insieme sono difficili da metabolizzare. Cercheremo di vincere al ritorno, questo
Arezzo1 – Catanzaro2, 3-0 non mi sta proprio bene. Poi questi incidenti a fine gara e questo grido Terroni Terroni dalla tribuna coperta aretina, quella dei tifosi più distinti, mi hanno rovinato la giornata che era iniziata diversamente. Queste cose accadono, bisognerebbe analizzarne i motivi ed io non ero li vicino per sentire e per sapere chi e che cosa ha scatenato il tutto, quindi non posso dire niente di più a tal riguardo. Certo che sarebbe stato meglio se non fossero accadutiâ.
Il resto degli accadimenti non lo abbiamo personalmente vissuto e come tale non ci sentiamo in diritto di commentarlo; siamo contrari allo âsciacallaggioâ eclatante ed al riportare per sentito dire. Come sempre condanniamo ogni atto di violenza da qualsiasi parte esso giunga nella speranza che in futuro certi atti non si ripetano e nella speranza di poter vedere un giorno le forze dellâordine in divisa fare il tifo insieme agli altri tifosi, in modo sportivo e pacifico.
D.P.