‘B’ COME Banelli! Come il giovane biondino che il 27 giugno del 1971 esultò felice con i compagni per aver finalmente portato la squadra giallorosa in serie A.
E l’unico, perdipiù, che vide per ben tre volte sorgere il sole sulla massima serie.
Negli anni, mister Adriano Banelli non ha abbandonato il ‘suo’ Catanzaro, ma ha gioito, e purtroppo sofferto con lui. Oggi finalmente si risale la china: ma dov’era il glorioso capitano del Catanzaro domenica scorsa?
«Ad Ascoli, con mio figlio, a seguire da vicino quest’ultima emozionante partita, con un pullman partito da Roma pieno di tifosi catanzaresi, e, tra loro, moltissimi erano studenti. L’esperienza l’avevo già vissuta lo scorso anno nella trasferta di Nocera, momenti di grande tensione e di grande entusiasmo che mi hanno riportato indietro negli anni, calciatore pieno di entusiasmo e di speranze. La cosa che più mi ha gratificato è stata questa presenza massiccia di giovani, che in fondo hanno vissuto gli anni non belli del Catanzaro. Credo che questo sia dovuto al fatto che la gente si identifica con la squadra, e comunque i giovani sono cresciuti con il ‘mito’ del vecchio Catanzaro, attendevano da molto questo momento e finalmente le loro aspettative sono state premiate. Spiego così queste manifestazioni di gioia incontenibile soprattutto nei ragazzi».
Un consiglio e un augurio.
«Di fare una forte squadra anche per la serie B, che possa portare a traguardi ancora più ambiziosi. Il Catanzaro si è assicurato per i prossimi sessant’anni un grosso bacino d’utenza maturato addirittura quando le cose non andavano bene garantito dalla presenza corposa di questi giovani, un pubblico tutto che sicuramente è stato di grande sostegno e che quindi non va deluso. Con una sana programmazione, si potrà sicuramente tagliare il grande traguardo. Questa società ha dimostrato di essere all’altezza di poter raggiungere grandi risultati. Un elogio ai giocatori, ottimi professionisti, allo staff tecnico dal grande Braglia a Improta, un plauso alla società , e grazie di cuore al meraviglioso pubblico che ha sostenuto ed ha creduto nel Catanzaro».
Presto il Nicola Ceravolo verrà ristrutturato e riqualificato: cosa pensa un ex calciatore che in quel campo ha affinato le proprie doti?
Banelli risponde serio con una punta di nostalgia: «Vedere modificare lo stadio Ceravolo dove ci sono i miei più bei ricordi sicuramente è un avvenimento che mi emozionerà moltissimo, ma se si vuole competere ad alti livelli, va sicuramente riqualificato. Un progetto ambizioso, che porterà senza dubbio benefici: bisogna ora guardare solo avanti!».
Lorella Commodaro