Promossi per un’ora.
Ma al triplice fischio dell’arbitro Tonolini di Milano la consapevolezza che ci sono ancora centottanta minuti da vivere mantenendo alte la tensione e l’attenzione.
Potrebbe essere riassunta così la lunghissima giornata dei tifosi giallorossi, che già da ieri mattina si preparavano a salutare la loro squadra nell’ultimo impegno casalingo del campionato 2003-2004.
Se infatti il fischio d’inizio di Catanzaro Teramo è stato dato dall’arbitro alle ore sedici in punto, in realtà sugli spalti la partita è iniziata molto ma molto prima.
Cancelli aperti fin dalle tredici e trenta e curva ovest gremita solo un’ora dopo, cori di incitamento già all’ingresso degli undici per il canonico riscaldamento pre partita e spalti che si riempivano man mano che le ore passavano.
C’erano davvero tutti all’appuntamento con quella che avrebbe potuto essere la grande festa giallorossa, e che comunque è stata vissuta come una domenica gioiosa, in attesa della trasferta abruzzese di domenica prossima.
Nessuna recriminazione infatti per una partita che è andata esattamente come doveva andare, giocata da entrambe le squadre con un ottimo approccio agonistico, pur con la consapevolezza che le due compagini perseguivano obiettivi di campionato diversi.
L’ingresso in campo degli undici di mister Braglia è stato salutato da cartoncini a sfondo giallo con delle grandi B rosse, alzati verso il cielo.
Un sogno, quello della promozione, accarezzato per quasi un’ora dai tutti i tifosi presenti al Ceravolo.
Un sogno iniziato al gol di capitan Ferrigno che ha fatto letteralmente esplodere lo stadio Comunale e alimentato fino a quasi metà del secondo tempo, dalle notizie che arrivavano da Foggia e che davano l’altra contendente al titolo di primatista del campionato di serie C1, perdente in terra pugliese.
Sarà proprio Ferrigno a ricevere l’orologio d’oro messo in palio dalla gioielleria Iuli di Catanzaro, destinato al primo marcatore della giornata.
E al sogno la tifoseria non ha voluto rinunciare, neanche quando il risultato di Foggia è cambiato, tant’è vero che a dieci minuti dalla fine della partita, dalla curva Massimo Capraro e dal settore distinti, molti tifosi hanno raggiunto bordo campo per preparare una festosa invasione.
Anche il vice presidente Massimo Poggi, si è avvicinato nei pressi della curva, per condividere con i propri tifosi gli ultimi momenti del penultimo atto del campionato di serie C1.
Neanche l’infortunio di Giorgio Corona e l’espulsione di Antonio Morello, sono riusciti a rovinare una giornata in cui quasi tutto è stato perfetto ed è andato come doveva andare.
E il gol del definitivo due a zero di Nicola Ascoli,è servito per salutare con una meritata vittoria il pubblico di casa ma anche a staccare il biglietto dei tifosi che domenica prossima seguiranno le Aquile a Chieti.
Non si sa ancora in quanti partiranno per la trasferta abruzzese, ma sicuramente saranno in moltissimi s seguire le Aquile, tantissimi che porteranno a Chieti anche il cuore e l’entusiasmo di chi resterà in città ad aspettare l’unica notizia che veramente conti, l’unico risultato che possa servire a cancellare le pene di un inferno durato quindici anni.
Giulia Zampina