Rassegna stampa

Una caduta inaspettata ma non decisiva

da Il Quotidiano

CATANZARO ­ Non era deciso niente prima, nulla è deciso adesso. La sconfitta di Martina Franca farà certo riflettere, ma i prossimi 180′ che restano per chiudere la stagione regolare sono tutti da giocare. E da vincere, se il Catanzaro vuole tornare in serie B evitando l’appendice play off. Gli uomini di Braglia sono tornati dalla Puglia con l’unica certezza in un campionato che ogni domenica si diverte a cambiare un po’ le cose. Ovvero che tutto si decide gara dopo gara, partita dopo partita, così come è andata per tutto l’anno sul filo di un equilibrio che ha esaltato vizi e virtù della “matricola” Catanzaro.
Inutile recriminare su una trasferta iniziata male e finita peggio, per tanti motivi, e che in fondo ha evidenziato ancora una volta l’incomprensibile “mal di trasferta” della bella squadra messa su dal tecnico di Grosseto. Meglio concentrarsi subito sul Teramo, perché tutto è ancora in ballo. Affrontandolo con lo spirito di chi in testa alla classifica non ci è arrivato per caso. Aspettandolo con lo spirito di chi non ha perso niente di quanto conquistato con 9 risultati utili (3 pari e 6 vittorie di fila), anche dopo i micidiali guizzi di Mitri e Macrì. Bastano due vittorie, contro due formazioni in attesa di andare in vacanza. Il Catanzaro che ha perso a Martina ha probabilmente peccato di mentalità, punto e basta, ma la sconfitta non altera i mezzi tecnici e la voglia di vincere di un gruppo che oggi al Ceravolo ricomincia a sudare per la B. Pienamente consapevole che tra 5 giorni ci sarà un’altra “battaglia” che bisogna necessariamente, e non sembra poi così difficile, vincere.

Ivan Montesano

Autore

God

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