Se dovessimo associare il finale di campionato del Catanzaro ad un film, la risposta sarebbe fin troppo scontata. Infatti, dopo i risultati maturati domenica scorsa, sceglieremmo âFuga per la vittoriaâ. Purtroppo, le recenti e cocenti delusioni ci hanno insegnato ad essere più realisti del re ma tre lunghezze di vantaggio, che in realtà sono quattro, ad appena duecentosettanta minuti dal termine delle ostilità sembrano un bottino davvero inattaccabile. Certo, câè ancora da superare lo âscoglioâ Martina. Una squadra che se non avesse dilapidato il doppio vantaggio di Foggia sarebbe già stata salva e, sicuramente, molto meno affamata di punti. Per quanto ci riguarda è un dato che non ha alcuna rilevanza. Non vogliamo regali da nessuno perché lâagognata B la dovremo conquistare a dispetto di tutto e tutti. Per informazioni rivolgersi a quanti coloro, in Calabria e oltre i confini regionali, hanno goduto delle nostre disgrazie sportive sperando di vederci sparire dal panorama calcistico nazionale. Non abbiamo dimenticato lâacredine con cui alcune squadrette da oratorio affrontavano il blasonato Catanzaro. Un livore che travalicava la comprensibile voglia di far bella figura come se, lâaver conosciuto la massima serie quando gli altri annaspavano nei campionati dilettantistici o semi-professionistici, fosse una sorta di peccato originale. Ragion per cui, vincere significherà affrancarsi da anni bui passati ingoiando bocconi amari e subendo terribili umiliazioni. Tuttavia, lo dicevamo in precedenza, non è ancora tempo di fare bilanci e progettare festeggiamenti. In merito, speriamo che i magnifici tifosi delle Aquile ci diano retta e aspettino un poâ prima di stappare lo champagne. Ci sarà tempo per invadere le strade cittadine ed urlare la propria gioia, per far schiattare di invidia chi ci vuol male e per stupire, ancora una volta, i tanti addetti ai lavori che ci guardano con simpatia ed ammirazione. La forza dellâamore nei confronti di questi colori sociali dovrà avere il suo culmine esclusivamente in quel momento ovvero quando il ritorno nel calcio che conta sarà cosa fatta. Comunque sia, il programma della trentaduesima giornata si apre con un interessante Acireale â Fermana. Ad entrambi serve una vittoria anche se per motivi diametralmente opposti. Favoriti dâobbligo sono i siciliani che dovrebbero scendere in campo carichi e arrabbiati per il pirotecnico finale del âCeravoloâ. In Chieti â Sambenedettese solo gli ospiti si giocano qualcosa dâimportante. Infatti la Gaucci-band, grazie al successo sullâormai retrocesso lâAquila, è riuscita a preservare una flebile speranza di agguantare il quinto posto. Crotone â Giulianova rischia di essere una partita molto strana. Gli abruzzesi scenderanno in campo con la mentalità di chi sta facendo una âgitaâ di fine anno, i pitagorici tendendo un orecchio alle radioline.
Lanciano â Benevento è una delle ultime grandi sfide del torneo. Per i frentani è il momento della resa dei conti. Se vogliono rientrare in zona play-off non non avranno alternative alla vittoria. Unâimpresa difficile considerando la forza dei sanniti. In lâAquila â Taranto prevarrà unâatmosfera di tristezza. Ai padroni di casa non è riuscito il âmiracoloâ della passata stagione mentre, sui pugliesi, ogni commento sarebbe superfluo. Martina â Catanzaro è un testa-coda di fondamentale importanza per il destino di entrambe. Tuttavia, basta dare unâocchiata alla classifica e si capisce che per i giallorossi sarà lâennesimo spareggio-promozione. Pertanto lâauspicio è che, pure stavolta, non ci siano intoppi. Paternò â Sora è una sfida che metterà in palio punti preziosi. Lâimperativo categorico dei ciociari è quello di salvarsi nella regular-season. Sulla sponda catanese, invece, si punta ad un piazzamento migliore nella griglia. In Teramo â Foggia ci sarà crisi di motivazioni. Biancorossi e rossoneri stanno per concludere un torneo che non li ha visti protagonisti malgrado le buon premesse delle vigilia. La differenza è che i problemi dei satanelli, purtroppo, non sono stati di natura tecnica. Vis Pesaro â Viterbese varrà una âfettaâ di campionato per ambedue le contendenti. Per i marchigiani, in caso di sconfitta, le possibilità di non prendere parte alla roulette dei play-out si assottiglierebbero parecchio.
Danilo Colacino