CATANZARO  «Ha perso anche il Crotone? Quasi quasi sono contento di questo». Comincia con una battuta la conferenza stampa di Piero Braglia, contornata da un entusiasmo personale, celato solo dietro a quell’aria seria e professionale, che neanche l’euforia del Ceravolo è riuscita a smorzare. Il volto del tecnico toscano però, lascia trasparire più di un sorriso. Le tensioni di questi giorni e la pressione delle dirette concorrenti in classifica, si sono allentate, ma questo non significa che si possa abbassare la guardia. «Leviamoci dalla testa – ha dichiarato il trainer giallorosso  che a Martina si possa andare a fare una passeggiata di salute. L’Acireale vista oggi al Ceravolo è una dimostrazione che c’è ancora serietà nel calcio, a differenza di quanto si possa pensare in giro. E’ stata una partita molto tosta, che noi abbiamo interpretato con molta intensità . Credo che a parte i primi quindici minuti, in cui forzavamo troppo la palla e non riuscivamo a ragionare, il Catanzaro abbia assolutamente meritato la vittoria. Su questa credo che non si possa obiettare, per quanto gli ospiti abbiano confermato sul campo tutto il bene che si poteva dire sul loro conto. Sapevamo che il loro gioco si basava principalmente sulle ripartente, visto il valore di quel Cardinale che si ritrovano a centrocampo. I miei ragazzi però hanno fatto un lavoro straordinario, soprattutto in quella zona del campo».
Una partita condizionata da numerosi episodi e da un gesto, non certamente simpatico, indirizzato dallo stesso Braglia al tecnico degli ospiti Costantini. «Ho sbagliato  ammette Braglia  perché un allenatore non si dovrebbe comportare in questo modo. Chiedo scusa a tutti e in particolare a Costantini. Sentivo troppo questa gara, forse per i cattivi ricordi che rievoca in me l’Acireale».
Altro episodio, questa volta risolto con una battuta, quello dell’infortunio capitato al guardalinee e che ha costretto l’arbitro a sospendere la gara per qualche minuto. «In quel momento ho pensato che toccasse a me sostituirlo  ha scherzato Braglia -. Sarebbe stato il colmo, anche perché avrei alzato sempre la bandierina. Battute a parte, credo che questa gara sia stata una grossa dimostrazione di forza dei miei ragazzi. In questo momento, abbiamo qualcosa in più rispetto ai nostri avversari. Qualcuno si è dovuto sacrificare? Se nel calcio non si fanno dei sacrifici, non si va da nessuna parte. Non abbiamo ancora vinto nulla, speriamo che i ragazzi se ne rendano conto».
Soddisfazione e sorriso smagliante, anche sul volto del presidente Claudio Parente. Sincerità per sincerità , questo Catanzaro in cuor suo è già con un piede in paradiso. «Oggi (ieri per chi legge, ndr) era la festa della liberazione – ha affermato -, speriamo che per noi significhi liberazione dalla serie C». Poi, si addentra nello specifico, commentando l’andamento della partita. «E’ stata una gara molto equilibrata, perché in qualsiasi momento il risultato poteva essere cambiato a favore dell’una o dell’altra squadra. Andiamo avanti così, adesso ci serviranno tre punti in meno, rispetto a quelli segnati sulla tabella di marcia».
Domenico Concolino