Rassegna stampa

Catanzaro e la carica di Braglia

“Questa città merita il calcio che conta. Attaccheremo con giudizio. Siamo già caricati abbastanza.”
da Gazzetta dello Sport

CATANZARO – Ancora una volta, è l’Acireale ad intralciare i propositi di promozione del Catanzaro. La sconfitta della finale playoff di giugno, ritorna alla mente come un incubo della notte precedente. La rivincita e la conservazione della testa della classifica, catalizzano i contenuti della sfida. I tifosi, da parte loro, dovranno sperare di ricambiare solo i torti sportivi, tralasciando quelli dell’ospitalità ricevuta nell’andata. Da troppo tempo, Catanzaro insegue il sogno di ritornare nel calcio che conta, perchè pochi scalmanati possano comprometterlo per stupido protagonismo. “Conosco questa piazza da tanti anni e ne ho sempre apprezzato l’equilibrio –riferisce Piero Braglia- Noi pensiamo solo a giocare ed farlo al meglio.” Come i suoi giocatori, pensa solo alla gara il tecnico giallorosso e tralascia gli aspetti ambientali per concentrarsi su quelli tattici. “Ormai, la generosità dei nostri tifosi è arcinota –continua- E’ scontato il loro entusiasmo, mentre noi dobbiamo confermare le buone prestazioni offerte al Ceravolo. Continuo ad ascoltare di questa finale persa l’anno scorso con i siciliani, ma noi siamo già caricati abbastanza. Per quanto riguarda i nostri stimoli, penso che il presente sia molto più importante di una partita di giugno, impossibile da rigiocare. Basta guardare la classifica, per toccare il tetto della concentrazione. La cornice del pubblico, come al solito, farà la sua parte per sostenerci. La mia squadra s’è sempre esaltata in casa e negli stadi affollati, indipendentemente dal nome dell’avversario.” Braglia ha spesso ripetuto che l’Acireale ha vinto fuori casa tante partite, perchè non la si è saputa affrontare. “Lo ricordo –ammette- e da questo punto di vista avrei preferito giocare con loro in un altro momento. Ora, invece, dobbiamo rischiare con giudizio, perchè la gara dobbiamo cercare di vincerla. Loro hanno riferimenti di gioco importanti, come Cardinale, Pagana, Suriano. Dobbiamo essere bravi a bloccarli e proiettarci al momento giusto.” Non gradisce molto il pensiero del contemporaneo impegno del Crotone a Viterbo e, dopo un pò di resistenze e qualche lagnanza, ammette: “Non credo che, come si dice in giro, per il Crotone sia tanto facile espugnare Viterbo. Se ci riusciranno, significa che saranno stati bravi. Infatti, sono convinto che i laziali saranno un pò in calo, ma non sono diventati di colpo brocchi. Continuano pur sempre ad avere in squadra, gente come Martinetti, Santoruvo, Cingolani. Vedremo. Comunque, come ho ripetuto mille volte, dobbiamo fare affidamento solo sulle nostre forze, senza sperare nelle disgrazie altrui. Durante la partita, il risultato di quest’altra gara non ci dovrà minimamente interessare.” La squadra s’è ieri pomeriggio allenata al Ceravolo. Le sensazioni sono che il rientro di Dei dovrebbe essere l’unica novità. Più difficile pronosticare chi gli farà posto. Allo stato, sembrerebbero Caterino, Milone ed Ascoli a contendersi la seconda maglia d’esterno di difesa. Visto che dall’altra parte ci sarà un elemento sgusciante come Russo, è probabile che il tecnico propenda per Milone, che assicura migliore copertura. Nella mattinata di ieri, la commissione di vigilanza e sicurezza ha ampliato la capienza dello stadio a circa 15 mila posti.

Fabio Blasco

Autore

God

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