Rassegna stampa

Il Catanzaro all’ultimo respiro

A Taranto soffre, ma conquista i tre punti con Pastore al 95’. Scontri: feriti tre tifosi calabresi
da Gazzetta dello Sport

TARANTO
Una festa. Rovinata dal becero comportamento dei soliti imbecilli a fine gara.
Il Catanzaro conquista tre punti importantissimi nella lotta al primato, davanti a più di tremila tifosi entusiasti che lo hanno seguito, ma non può gioire molto. Perché dopo il triplice fischio dell’incerto Stefanin succede di tutto. A cominciare da una serie di risse in tribuna, fra opposte tifoserie, per fortuna senza conseguenze.
Una di queste è stata sedata anche grazie allì’intervento di Triuzzi e Panarelli, giocatori del Taranto che seguivano la partita dalla tribuna perché infortunati.
Non solo: sassaiole fuori dallo stadio, una porta divelta e danni alle strutture nella zona che ospitava i calabresi, due feriti, sempre fra gli ospiti, nel corso di scontri con le forze dell’ordine.
Un elenco incredibile al quale si aggiunge il ferimento di un giovane catanzarese, accoltellato ( guarirà in 15 giorni) prima della gara. E’ il bilancio di un finale rovente, che avrebbe avuto numeri forse più pesanti senza lo sciopero, che dura da mesi, degli ultrà tarantini. Le indagini sono scattate subito e in serata le forze dell’ordine avevano già operato il fermo di un tifoso pugliese.
Con il successo sul Taranto, la squadra di Braglia mantiene il primato — in coabitazione col Crotone — e intatto il vantaggio sull’Acireale. Ma i calabresi devono anche ringraziare la buona sorte e alcune decisioni dell’arbitro, soprattutto in occasione di un atterramento di Croce, falciato in area da Caterino. Sembrava un rigore netto, ma non per Stefanin. Il gol- vittoria, poi, è giunto quando i 4 minuti di recupero erano scaduti, ma si è andati oltre: angolo del Taranto, Luiso prende palla dalle retrovie e s’invola verso la porta avversaria, serve centralmente Toledo il quale vede appostato Pastore a destra e lo assiste: il difensore entra in area e beffa in pallonetto Di Bitonto in disperata uscita. Un gol importantissimo che penalizza la squadra di Bianchetti, fino ad allora più vicina al successo.
Croce e Abate hanno seminato il panico sin dall’avvio. Come al 20′, quando su errore di Pastore la palla giunge ad Abate che però spara sul portiere. O un minuto dopo, quando l’attaccante conclude debole da buona posizione. Il Catanzaro è confuso ma al 34′ si fa vivo con Corona.
Poco dopo Di Bitonto deve inarcarsi per alzare oltre la traversa un colpo di testa di Corona. La ripresa è vivace, i giovani di Bianchetti nel primo quarto d’ora creano alcuni pericoli. Braglia prova a inserire Luiso, ma è Corona a farsi vivo, al 23′, quando esplode il sinistro. Poi l’incredibile finale e gli incidenti.

Autore

God

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