TARANTO Eppure il Taranto vuole vincere. Nonostante di fronte ci sia la capolista, nonostante ci sia la forte sensazione di essere ospiti in casa propria: il Catanzaro, seduto sulla poltrona più alta, sarà scortato da oltre tremila tifosi, in uno stadio che ancora una volta sarà disertato dalla tifoseria locale. Sfida anomala, quindi. Che il Taranto, però, vuole tenere viva, a dispetto di una classifica che non ha molto altro da dire ( il destino sono i playout, va stabilita solo la posizione di partenza), di un’emergenza certificata.
Lo ha detto Bianchetti, sfidando un pò tutto: « E’ l’ora di ottenere la prima vittoria. E io voglio vincere questa partita: ci sono tutti gli ingredienti » . Cioè: mente tutto sommato sgombra, astinenza da successo, buon momento del collettivo. Sensazioni che stravolgono anche le notizie che giungono dall’infermeria: l’indisponibilità di Panarelli è datata ( mancava anche una settimana fa), quella di Triuzzi si è aggiunta negli ultimi giorni.
Due assenze pesanti, alle quali si aggiungono quelle di Braca, Catinali e la disponibilità solo annunciata di Di Fausto.
« E’ importante â spiega il tecnico â non mollare a livello mentale. Abbiamo un obiettivo doppio: dobbiamo respingere l’assalto al Paternò e rincorrere la Vis Pesaro per guadagnarci il vantaggio del fattore campo. I cambi in formazione? Guardo tutti allo stesso modo, voglio vedere l’intero organico per avere un’idea chiara. Le scelte vengono fatte esclusivamente nell’interesse della squadra, tenendo conto che ho bisogno della disponibilità di tutti » .
L’idea venuta al tecnico è assai intrigante: la linea d’attacco sarà una linea verde. Al centro resterà Abate ( 23 anni) nonostante il rientro dalla squalifica di Vidallè, mentre a sinistra toccherà a Mignogna ( 21 anni), titolare con appena 137â nella gambe in questo campionato, ma assai gradito al tecnico.
« à un giovane molto dotato tecnicamente. Lo sto scoprendo giorno dopo giorno: quando sono arrivato era infortunato, ora si è ripreso. Può esserci bisogno anche di lui » . Il terzo attaccante sarà Croce, 22 anni. Giovani a caccia del gol, quindi. E della vittoria. Che Bianchetti chiede, pur rispettando il Catanzaro: « Sono primi in classifica, credo che sia sufficiente questo per descriverne la forza. E sono in serie positiva da sei partite, hanno vinto le ultime tre: sono numeri che qualifiano l’avversario. Così come l’organico: come si descrive, altrimenti, una squadra che può permettersi di tenere uno come Luiso in panchina ogni domenica? » .
Fulvio Paglialunga