Rassegna stampa

Catanzaro regala a Morello un vestito su misura

Il tecnico Braglia ha varato un modulo per metterlo a suo agio
«Sapevo che giocare nella mia terra mi avrebbe dato gli stimoli giusti. Il gruppo mi ha accettato subito»
da Gazzetta dello Sport

CATANZARO- Catanzaro ebbe modo di conoscere Antonio Morello, nella stagione 96/97, quando, col Castrovillari, ad appena 20 anni, costrinse le aquile ad un deludente pareggio. “Sono cresciuto come uomo e come giocatore –esordisce l’attaccante- Ho giocato in diverse squadre e categorie. Sono soddisfatto, anche se sarei potuto essere più fortunato. Comunque, ho 27 anni e i sogni non li ho ancora accantonati.” Prelevato a gennaio dal Siena (il giorno prima aveva segnato al Modena), s’è presentato a Catanzaro in punta di piedi. Non ha preteso il posto, ma l’ha progressivamente conquistato. “La squadra andava bene già prima del mio arrivo ed il tecnico ha giustamente atteso per integrarmi. La fortuna è stata aver trovato un gruppo eccezionale, che mi ha subito accettato.” Braglia ha modificato il modulo anche per utilizzare al meglio Morello, posizionato appena dietro Corona. “Giocare nella mia Calabria e tornare utile alla promozione in B di una società così gloriosa –continua- era un’occasione che non potevo perdere. Sapevo che gli stimoli che avrei trovato qui, in altre piazze li avrei sognati. Ho fatto la scelta giusta.” Apparentemente schivo ed introverso, Antonio Morello ha un animo nobile. Il suo migliore amico è Nicola Tisti, un ragazzo che lo segue dovunque. Anche Nicola ama il calcio, avrebbe voluto praticarlo, se un problema alle gambe non lo avesse condizionato da bambino. “Diciamo che è il mio portafortuna –svela Morello- Mi accompagna da 5 anni e, dovunque vado, è sempre ben accolto. Da quando è arrivato, il Catanzaro vola e i compagni se lo contendono sempre. E’ anche molto richiesto dal mercato. Pensate che l’ha chiamato qualche giorno fa Auteri, perchè si trasferisse a Martina. Ma Nicola, non si muove se non glielo dico io.” Il migliore complimento ricevuto da Morello è stato, forse, quello di Giorgio Corona, che su di lui ha detto che è “tanto bravo, da meritare categorie superiori”. “Con Giorgio ho un bellissimo rapporto. –confessa- Anche se spesso in campo lo mando a quel paese, lo stimo tanto. Poi, lo capisco se, a volte, invece di passarmi la palla, punta la porta e spara a rete.” A sentire Morello, c’è da stare per domenica tranquilli: “Devo segnare altri due gol almeno, a cominciare da Taranto.” La squadra, intanto, ha svolto la consueta partitella contro la Palmese (eccellenza). Braglia ha alternato i titolari nei 2 tempi, con i soli Briano ed Ascoli che non hanno giocato per motivi precauzionali. Alla fine, i giallorossi si sono imposti per 5 a 0, con reti di Luiso (2), Ottonello, Corona e Cunzi. Ha disputato tutta la gara Ciardiello e s’è rivisto in campo anche Mario Alfieri. Una particolare buona figura l’ha rimediata il giovane Machado, più volte applaudito dal pubblico presente. Dopo uno scontro è uscito Ferrigno che, però, non ha accusato alcuna conseguenza. Al posto dello squalificato Dei, è prevedibile l’inserimento di Milone, che, fra i difensori disponibili, appare il più idoneo ad agire sulla destra. Intanto, sono 20 i pulman messi a disposizione dalle Calabro Lucane, a cui se ne aggiungeranno altri di gruppi privati. I tifosi saranno non meno di 2.500, come auspicato dal vicepresidente Poggi: “Dovremo essere in tanti, per una gara che s’annuncia decisiva. Abbiamo domenica bisogno del migliore incoraggiamento.”

Salvatore Blasco

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God

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