Rassegna stampa

La “prima volta” di De Simone «Mai sentito un boato simile»

Ambiente euforico a quattro giorni dal match di Taranto
da Il Quotidiano

«CHE emozione quel gol al Ceravolo. Un boato del genere non l’ho mai sentito da nessun’altra parte». L’entusiasmo che si respira per le vie del centro, e fra tutti i sostenitori giallorossi, ha coinvolto anche Domenico De Simone. Euforia allo stato puro, voglia impareggiabile di grande calcio.
Catanzaro è pronta ad accogliere questo immenso traguardo, che nessuno ancora ha però il coraggio di pronunciare. Moderato ottimismo, è quello che vanno predicando i sostenitori d’annata, quelli che di grosse scottature ne hanno prese davvero tante. In fondo è solo una vittoria, ma non andate a dirlo a De Simone che con la Samb sembra avere un conto in sospeso. «Sarà un caso ­ racconta -, ma le mie più belle prestazioni coincidono sempre con i marchigiani. Lo scorso anno regalai un assist d’oro per il gol vittoria di Voria (ora al Benevento), ma domenica mi sono veramente superato. è stata un’emozione immensa, che ho deciso di condividere con la mia ragazza, alla quale ho dedicato il gol. Una dedica speciale però, devo farla anche a quel buon profeta di mio padre. Mai mi aveva pronosticato un gol, questa volta invece mi ha espressamente richiesto un regalo per Pasqua. Questa soddisfazione però va messa subito alle spalle, mancano cinque gare al termine e sappiamo come nel calcio tutto mutui con estrema velocità». La concentrazione quindi, deve necessariamente diventare l’unica parola d’ordine. Il Crotone è staccato, in virtù dello scontro diretto, ma conserva pur sempre gli stessi punti del Catanzaro. Condizione psicologica a parte, di favorevole i calciatori giallorossi avranno però anche il grosso seguito di pubblico.
Ovunque presenti, ovunque in massa, disposti a qualunque sacrificio, pur di realizzare un sogno che cancelli tanti anni di umiliazioni e sofferenze. «Da quando sono qui ­ ha commentato De Simone ­ il pubblico non ci ha mai lasciato. Non avete idea di che brividi si possano provare nel sentire quel boato assordante che grida: serie B, serie B! Io non oso mai spostarmi troppo in là con la fantasia. Di certo però, avendo sentito il racconto dei miei compagni sulla festa per il ripescaggio, avrei la curiosità di vedere cosa potrebbe accadere in questa città, qualora riuscissimo ad ottenere la promozione nella serie cadetta. Sarebbe un sogno, e io non voglio perdermelo».
EUFORIA ALLE STELLE. Sembra una festa infinita. Sembra quasi che dal giorno del ripescaggio in C1, il tempo si sia fermato e Catanzaro non abbia mai smesso di sognare. Capita di tutto in queste occasioni. Capita persino di vedere gente pronta a portare tutta la famiglia in trasferta, per dare un contributo a questa causa. Capita di sentire le cifre, tre-quattromila persone pronte ad invadere Taranto, come fosse uno scherzo.
Capita perfino di incontrare nei pressi dello spogliatoio uno di quei tifosi che, nonostante la giovane età sono già un pozzo di esperienza e di storie da raccontare. Capita di incontrare Gianfranco Simmaco, definito dai più “tifoso capostorico 1929”. Una battuta al volo: gli viene chiesto il perché di questo soprannome datato, nonostante dimostri un’età decisamente più giovane. Simpatica e garbata la sua risposta, in linea con il personaggio: «Mi mantengo giovane a suon di gol».

Domenico Concolino

Autore

God

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