Si terrà il prossimo aprile il processo a carico di Francesco Dodaro, imprenditore cosentino a capo dell’omonima azienda di famiglia, dell’ex direttore generale dell’Arpacal, Sabrina Santagati, dell’ex direttore amministrativo Stefania Polimeni, di Francesco Italiano, dirigente dell’ente, e di Valeria Castracane, ex dirigente del dipartimento Programmazione della Regione.
L’ha deciso il gup di Catanzaro Carmela Tedesco dopo l’udienza preliminare del procedimento che vede al centro delle accuse la compravendita di un immobile a Castrolibero all’Arpacal da parte di Dodaro, per oltre due milioni di euro, destinato a laboratori per l’agenzia.
Tutti gli indagati sono stati rinviati a giudizio e ha ammesso la Regione Calabria come parte civile.
Nel corso dell’udienza di venerdì scorso, il difensore della Regione aveva richiesto di produrre nuovi documenti.
A tale richiesta si sono opposte le difese – rappresentate dagli avvocati Nicola Cantafora, Massimo Scuteri, Paolo Greco, Francesco Nisi – e che è stata rigettata dal giudice per l’udienza preliminare.
